Archivio 2012

Citazione da parte dell’ERAU
La Embry Riddle Aeronautical University (www.erau.edu), prestigiosa istituzione privata americana, nella sua prima newsletter del 2013 ha citato una ricerca di Valter Battistoni (pag. 6), fondatore e gestore di questo sito, relativa ai casi di ingestione di volatili in più motori dello stesso aereo.

L’articolo, che può essere scaricato qui, riprende una nota diffusa su questo sito a Dicembre dello scorso anno a corredo di un approfondimento sull’ultimo caso di ingestione multipla occorso nell’aeroporto russo di Nalchik.

Nello stesso articolo si dà conto di un altro tema di ricerca spesso affrontato in questo sito riguardante i comportamenti di alcuni piloti dopo un’ingestione (o sospetta ingestione) di volatili nei motori; mentre la maggioranza rientra prudentemente all’atterraggio, alcuni, in assenza di parametri anormali, proseguono il volo salvo scoprire all’arrivo danni ai propulsori o addirittura essere costretti a dichiarare emergenza qualche ora dopo. L’ERAU pone in rilievo la mancanza di regole da parte delle autorità e di una policy da parte delle compagnie per casi del genere, e questo spiega perché i piloti si comportino in maniera così diversa.

 
Eventi rilevanti del mese di Dicembre 2012
In questo mese fortunatamente quasi solo casi di ordinaria amministrazione. Da segnalare l’evento del giorno 8 in India, a dimostrazione del fatto che non solo gli uccelli possono costituire un fattore di rischio, ma in generale tutta la fauna, selvatica e non. Due casi occorsi ad elicotteri (17 e 18), per ricordare che non sono solo gli aeroplani ad essere soggetti agli impatti. Infine l’ennesimo caso di impatto con cervi su una pista degli USA (24).
  • 8 – Kozhikode
    Air India A321, nella fase iniziale della salita il motore destro ha dovuto essere spento per forti vibrazioni; rientro immediato dopo 15’; una successiva ispezione ha rivelato danni alle fan blades ed ha permesso di recuperare tracce di pelliccia di un animale nell’interno del motore; l’animale è stato successivamente identificato come una Civetta delle Palme (Paradoxurus hermaphrodites), da altri resti trovati sulla pista. La Civetta delle Palme può arrivare a pesare fino a 5 kg;
  • 9 – Oakland
    Southwest Airlines B737, bird strike multiplo al decollo; rientro immediato; danni lievi;
  • 9 – Sacramento
    Fed Ex MD11, l’ispezione post volo rileva un pannello dell’ala destra danneggiato da un impatto con un volatile;
  • 13 – Curitiba
    TAM A320, bird strike al decollo e rientro immediato; volo cancellato;
  • 13 – Bakersfield
    Skywest CRJ200, al decollo attraversa un stormo di una decina di piccoli uccelli ed impatta con alcuni di essi che finiscono in un motore causando vibrazioni ; rientro immediato; lievi danni;
  • 15 – Albany
    Southwest B737, in finale impatta con un volatile; durante la corsa di atterraggio viene riportato fumo dal carrello anteriore; danni consistenti;
  • 15 – Albuquerque
    Skywest CL600, in finale investe un volatile con l’ala destra che riporta danni;
  • 17 – Kissimmee (FL)
    Eurocopter BK117, durante un volo ambulanza impatta con un volatile che manda in frantumi il parabrezza; atterraggio immediato;
  • 18 – Tamiami (FL)
    Eurocopter AS350, impatta con un uccello sul canopy; atterraggio immediato;
  • 19 – Filadelfia
    Air Wisconsin CRJ200, bird strike al decollo con rientro in emergenza 25’ dopo; danni lievi al radome;
  • 24 – Winchester (VA)
    Priv. Beech 300 Super King Air, in atterraggio investe un cervo sulla pista;
  • 26 – Dacca
    PIA B777, bird strike in avvicinamento e sospetta ingestione di volatili in un motore; una successiva ispezione non rileva alcun danno all’aeromobile;
  • 29 – Teterboro (NJ)
    Jet Aviation G1159 Gulfstream 4, in atterraggio colpisce un uccello che danneggia il parabrezza;
  • 30 – Krasnodar
    Aeroflot A320, in decollo subito dopo la V1 l’equipaggio nota degli uccelli; dopo il decollo a 500 ft. il motore sinistro inizia a vibrare e si sente forte odore di bruciato in cabina; rientro immediato con entrambe i motori in funzione; una successiva ispezione rileva tre palette danneggiate;


 
Doppia ingestione a Nalchik – Maggiori dettagli
Lo scorso mese di Ottobre 2012 avevamo dato notizia dell’ingestione contemporanea di volatili in due motori di uno Yak 42 russo, che fortunatamente è un trimotore. Avevamo quindi commentato il fatto, sbagliando per difetto, sostenendo che si trattasse del quinto caso di ingestione contemporanea in più motori negli ultimi due anni. La resistenza dei moderni propulsori, i requisiti di certificazione cui sono soggetti e, nel caso in esame, il fatto che si trattasse appunto di un trimotore, rendono questi eventi in qualche modo gestibili nella maggior parte dei casi, ma non dobbiamo dimenticare che si tratta pur sempre di eventi potenzialmente catastrofici.
Grazie alla collaborazione dei colleghi russi dell’AOG (Aviation Ornithology Group) siamo ora in grado di proporre maggiori ragguagli sull’inconveniente.

Il giorno 12 Ottobre 2012 alle ore 10.30 circa (ora locale) decollava dall’aeroporto di Nalchik uno Yak 42 appartenente alla Grozny Avia, immatricolato RA-42379, con destinazione l’aeroporto di Mosca-Vnukovo. La città di Nalchik è la capitale della Repubblica di Kabardino-Balkaria, nel Caucaso, il suo aeroporto possiede una pista di circa 2200 mt.

Lo Yak 42 è un trimotore passeggeri dal peso massimo al decollo di 54 tonnellate; può portare fino a un massimo di 120 passeggeri con un’autonomia massima di circa 3.800 km. Ha effettuato il suo primo volo nel 1975. Al momento dell’inconveniente erano presenti a bordo 38 passeggeri e 7 membri di equipaggio.

Subito dopo la rotazione, giunto ad un’altezza di 5-10 metri, l’aereo investiva uno stormo di uccelli, identificati come piccioni a seguito del successivo ritrovamento di cinque carcasse sulla pista.

Alle 10:32, giunto ad una quota di 50 metri, sugli strumenti di bordo si rilevava il segnale di allarme per “vibrazioni pericolose nel motore sinistro”; l’equipaggio riduceva allora potenza al motore sinistro ed il segnale si spegneva. Raggiunta la quota di 700 mt. l’allarme per le vibrazioni si riattivava ancora inducendo l’equipaggio ad un immediato atterraggio sull’aeroporto di partenza, che veniva effettuato alle 10:48. Il volo veniva conseguentemente cancellato.

L’ispezione post volo rilevava tracce di impatto sul muso, sul flap interno di sinistra, e sui motori nn. 1 e 3 (destro e sinistro). Una lampada del faro di atterraggio ed il suo meccanismo venivano distrutte, e soprattutto venivano danneggiate tre palette del motore sinistro e due di quello destro.

L’equipaggio non era stato informato della presenza di uccelli né li aveva osservati direttamente.

Abbiamo detto poc’anzi che il numero delle ingestioni contemporanee in più motori degli ultimi due anni era errato; successive ricerche ci hanno permesso di aggiornare il dato, purtroppo più alto, a sette eventi, come di seguito riportato analiticamente.
 
  • 19 Giugno 2010
    Dalaman (Turchia), Thomas Cook B757 (bimotore), al momento della rotazione attraversa uno stormo di gabbiani; nonostante fosse cosciente del bird strike multiplo, l’equipaggio prosegue il volo fino a destinazione (Manchester); dopo l’atterraggio si rileva che numerosi uccelli sono stati risucchiati da entrambe i motori e che l’a/m ha riportato danni.
  • 16 Agosto 2010
    Malaga, Easyjet Switzerland A319 (bimotore), durante la salita iniziale attraversa uno stormo di gabbiani un certo numero dei quali viene risucchiato in entrambe i motori; rientro immediato; 11 fan blades danneggiate e sostituite;
  • 20 Giugno 2011
    Funchal, SATA International A320 (bimotore), al decollo investe uno stormo di gabbiani che stazionavano sulla pista alcuni dei quali sono stati risucchiati da entrambe i motori causando vibrazioni ma non significativi cali di potenza; altri numerosi impatti su tutta la fusoliera e le ali;
  • 30 June 2011
    Charlotte, USAir B 737 (bimotore) dopo l’atterraggio entrambi I motori risucchiano volatili durante il roll out;
  • 4 Settembre 2011
    Palermo, AirOne A320 (bimotore), durante la salita iniziale attraversa uno stormo di gabbiani alcuni dei quali vengono risucchiati in entrambe i motori; rientro immediato; 11 fan blades complessivamente danneggiate in entrambe i motori;
  • 24 Settembre 2012
    Genova, British Airways B737 (bimotore), durante la salita iniziale attraversa uno stormo di gabbiani alcuni dei quali vengono ingeriti da entrambe i motori; un motore viene spento in volo, l’altro immediatamente dopo l’atterraggio;
  • 12 Ottobre 2012
    Nalchik, Grozny Avia Yak 42 (trimotore), dopo il decollo il trimotore attraversa uno stormo di uccelli e riporta impatti multipli; le palette dei motori destro e sinistro subiscono danni, una lampada del carrello anteriore distrutta;

 
Eventi rilevanti del mese di Novembre 2012
L’episodio del giorno 5 a Zurigo ripropone ancora una volta la necessità di una politica da parte delle compagnie aeree in merito ai comportamenti che gli equipaggi devono tenere in caso di bird strike al decollo con successivi apparenti parametri normali. Non è la prima volta che si decide di proseguire per poi dirottare in emergenza o addirittura scoprire dopo l’atterraggio gravi danni all’aeromobile.

La questione è tanto più importante in caso di voli transoceanici condotti con bimotori. Noi riteniamo che debbano essere adottate procedure più stringenti che prevedano un atterraggio immediato per la valutazione dei danni, pur essendo consapevoli dei costi connessi con la perdita di carburante per rientrare nei pesi consentiti per una atterraggio anticipato.

Ancora due incidenti negli USA per impatti con cervi: questa volta (17) ne ha fatto le spese un Cessna 550 andato completamente distrutto dal fuoco; in un altro caso (14) un piccolo aereo da turismo ne ha investito addirittura due in un colpo solo. Qui la prevenzione sarebbe anche semplice: basterebbe una buona recinzione.

Infine un’ingestione di oche in un motore a Berlino (24); questi grandi uccelli sono già diventati un problema serio anche in Europa.
 
  • 02 – Reading (PA)
    Priv. Cessna 560 5/5 Ultra, impatta con un volatile che causa danni all’ala destra;
  • 03 – Monterrey
    Aeromexico B737, dopo il decollo impatta con un volatile che causa danni al bordo d’attacco ed allo slat dell’ala sinistra; rientro immediato e volo cancellato; sembra che ad accorgersi del danno sia stato un passeggero;
  • 05 – Karachi
    Pakistan International Airlines B747, bird strike durante la salita dopo il decollo; rientro immediato;
  • 05 – Zurigo
    American Airlines B767, bird strike al decollo; in assenza di parametri anormali l’equipaggio decide di proseguire; 12 minuti dopo decidono di dirottare su Londra; giunti a nord di Parigi dichiarano emergenza e finalmente atterrano a Londra;
  • 06 – Boston
    Shuttle America ERJ175, bird strike al decollo che determina la mancata chiusura del portellone del carrello anteriore; rientro immediato; lievi danni;
  • 08 – Portland (OR)
    United Airlines B757, in atterraggio attraversa uno stormo di uccelli; danni al carrello anteriore ed ai flap;
  • 10 – Cork, Jet2 B757
    durante l’atterraggio impatta con uno stormo di uccelli; lasciate diverse carcasse sulla pista;
  • 11 – Denver
    Skywest CRJ 200, in avvicinamento impatta con uno stormo di oche a 600 ft.; danni ai flap;
  • 14 – Mount Holly (NJ)
    Priv. Mooney 20, in atterraggio investe due cervi sulla pista;
  • 17 – Greenwood (SC)
    Priv. Cessna 550, investe un cervo in atterraggio; l’aereo prende fuoco e viene distrutto; nessun danno alle persone; 
    http://www.thekathrynreport.com/2012/11/cessna-c550-citation-ii-border-patrol.html
  • 20 – Amsterdam
    KLM Fokker 70, probabile bird strike in decollo che causa rumori ed odori inconsueti; rientro all’aeroporto di partenza e volo cancellato;
  • 23 – Key West
    Republic Airlines ERJ 175, durante la salita iniziale impatta con un volatile con l’ala destra; a seguito di indicazioni anomale dirotta su altro aeroporto vicino dopo circa 75’ di volo;
  • 24 – Berlino
    Lufthansa A321, durante la salita iniziale risucchia una o più oche in un motore con conseguenti forti rumori ed emissione di fiamme; rientro immediato con un solo motore; una successiva ispezione rileva danni anche sull’ala e sui flap;


    Foto tratta da avherald.com
  • 24 – Cleveland
    United Airlines A320, durante l’avvicinamento impatta con la parte destra un volatile; danni al motore destro, all’ala destra ed ai flaps;
  • 26 – Ft.Lauderdale
    Jetblue A320, dopo il decollo impatta con dei volatili a circa 1000 ft. uno dei quali viene risucchiato in un motore; rientro in emergenza;

 
Robot anti-volatili nella Corea del sud
L’ Istituto per la ricerca sull’energia atomica sud-coreano e la ditta privata LIG Nex1 hanno sviluppato quello che loro definiscono il primo robot al mondo destinato alla prevenzione contro i bird strike. Il robot funziona in controllo remoto, è dotato di sei ruote, pesa circa una tonnellata, ed usa un insieme di telecamere, dispositivi sonori e laser per identificare ed allontanare i volatili dalle piste. http://www.gizmag.com/korea-bird-strike-defense-robot/25055

 
Eventi rilevanti del mese di Ottobre 2012
In questo mese desideriamo evidenziare quattro casi (1, 17, 22, 27) di ingestione, o sospetta ingestione, di volatili in un motore e la successiva decisione dell’equipaggio di proseguire il volo in assenza di parametri anormali; in tutti quattro i casi il volo ha dovuto essere interrotto a causa di problemi manifestatisi successivamente. Ricordiamo che l’ingestione di volatili può produrre conseguenze negative anche alcune ore dopo l’evento. Queste situazioni dovrebbero essere meglio descritte nei manuali di compagnia, unitamente ad un maggiore addestramento dei piloti sui problemi del wildlife.

Ancora un caso di doppia ingestione (12) , questa volta in Russia, e fortunatamente ad un trimotore, che porta a cinque in due anni il numero di tali eventi.

Ennesimo caso di impatto con mammiferi di grossa taglia negli USA (24) , questa volta a Nashville che non è neppure un aeroporto minore.
  • 01 – Madrid
    Iberia A340, durante la salita iniziale di un volo intercontinentale un motore risucchia un piccolo volatile; l’equipaggio in un primo momento decide di proseguire fino a destinazione poi decide di rientrare dopo due ore dalla partenza;
  • 02 – Tallinn
    Ryanair B737, interrompe il decollo a bassa velocità a seguito dell’ingestione di un volatile nel motore destro; quattro palette sostituite;
  • 04 – Windsor Locks
    Southwest B737, in avvicinamento ed ancora a FL200 (circa 6.000 mt.) impatta con degli uccelli che danneggiano il radome e la cappottatura del motore destro;
  • 04 – Newcastle
    Easyjet A319, dopo il decollo attraversa uno stormo di uccelli alcuni dei quali vengono risucchiati in un motore; rientro immediato 15 minuti dopo il decollo; http://www.thenorthernecho.co.uk/news/9970626.Birdstrike_forces_easy
    Jet_flight_to_return_to_Newcastle/

  • 05 – Columbia
    Expressjet CRJ200, in finale un uccello colpisce il flap e il motore sinistro causando lievi danni;
  • 11 – Miami
    American Airlines B737, in sottovento dopo una riattaccata uno dei motori risucchia un volatile;
  • 12 – Nalchik
    Grozny Avia Yak 42, dopo il decollo il trimotore attraversa uno stormo di uccelli e riporta impatti multipli; le palette dei motori destro e sinistro subiscono danni, una lampada del carrello anteriore distrutta;
  • 14 – Omsk
    Aeroflot A319, un’ispezione post volo rileva un’ingestione di volatili nel motore destro;
  • 14 – Kerkyra
    Air Berlin B737, bird strike dopo il decollo e rientro immediato;
  • 14 – Orlando
    USAir A319, in avvicinamento impatta con un volatile che causa danni al radome;

    Foto LunCarver tratta da Avherald.com
  • 17 – Vancouver
    Air Canada B777, durante la rotazione l’equipaggio nota un airone e suppone che abbia impattato con l’aeromobile; in assenza di parametri anormali l’aereo prosegue ma dopo circa un’ora si sprigionano odori di bruciato in cabina; rientro immediato dopo aver scaricato carburante; dopo l’atterraggio riscontrati danni ai pannelli acustici del motore destro e residui di penne all’interno;
  • 22 – New York (La Guardia)
    American Eagle E135, in finale impatta con un uccello che causa danni alla copertura di un motore;
  • 22 – pressi Nanking
    China Eastern Airlines A320, durante la salita iniziale attraversa uno stormo di uccelli; in assenza di parametri anomali prosegue il volo ma giunto alla quota di crociera il motore destro funziona in modo irregolare; rientro circa 75’ dopo il decollo;
  • 24 – Nashville
    Priv. Raytheon Hawker 800 XP, in decollo investe un coyote (Canis latrans) sulla pista; rientro immediato;
  • 26 – Colonia
    Germanwings A319, durante la salita iniziale un volatile viene risucchiato da un motore; rientro immediato ad un solo motore;
  • 26 – Colonia
    Germanwings A319, in finale impatta con uno stormo di uccelli alcuni dei quali causano danni al bordo d’attacco dell’ala destra ed al carrello destro;
  • 27 – Saragozza
    Air Bridge Cargo B747, dopo il decollo il motore esterno sinistro risucchia alcuni volatili ed inizia a vibrare: l’equipaggio decide di proseguire il volo ma a causa delle vibrazioni il motore deve essere spento; l’aereo quindi dirotta dopo due ore su un aeroporto vicino; una successiva ispezione rileva piume all’interno del motore e danni ad alcune fan blades ed ai pannelli anti-rumore;
  • 27 – New York (La Guardia)
    Delta A320, in finale un uccello impatta sul motore sinistro causando danni lievi alla cappottatura;
  • 29 – Lahore
    Pakistan International Airlines A310, in avvicinamento il motore destro risucchia un volatile;
  • 31 – Caracas
    Aserca Airlines MD82, bird strike al momento della rotazione; rientro immediato;

 
Disponibile in lingua inglese la nuova legge brasiliana sul controllo della fauna selvatica
Dopo la pubblicazione della nuova legge nella lingua originale (portoghese), e nella traduzione italiana, è ora disponibile la versione in lingua inglese.

 
Nuovo sistema di rilevamento a distanza nell’aeroporto Haneda di Tokyo
Un nuovo sistema per il rilevamento di volatili intorno all’aeroporto è stato adottato recentemente nell’aeroporto internazionale Haneda di Tokyo. Il sistema, chiamato “Bird Position Detection Solution” è stato messo a punto dalla NEC Corporation. Il suo scopo è quello di alleviare e supportare il lavoro delle pattuglie di controllo a terra, soprattutto la notte, di allontanare i volatili e di raccogliere dati sulla loro identificazione e classificazione.

Il sistema di compone di apparati radar in grado di identificare la posizione ed i movimenti degli uccelli, di un sistema ausiliario di telecamere fisse e mobili da usare nelle ore diurne, di un sistema di elaborazione dei dati raccolti ed infine da un apparato produttore di suoni estremamente direzionale e ad alta intensità. http://www.nec.com/en/press/201210/global_20121011_01.html

 
Promulgata in Brasile una nuova legge sul controllo della fauna selvatica nelle vicinanze degli aeroporti.
Il Brasile segue la strada tracciata dall’Italia nel campo dell’approccio giuridico al problema del controllo della fauna selvatica nelle aree circostanti gli aeroporti e promulga una legge sull’argomento. A nostra conoscenza si tratta del secondo caso in assoluto in cui si interviene con uno strumento legislativo, stante la necessità di superare i principi costituzionali che proteggono il diritto di proprietà e la libertà di impresa. La legge, che abbiamo tradotto dal portoghese in un italiano appena accettabile (e di ciò ci scusiamo), appare molto dettagliata, ben oltre le generiche affermazioni di principio del nostro art. 714 Cod.Nav.

Viene stabilita un’area di sicurezza con raggio di 20 km. dall’aeroporto, maggiore quindi dei 13 km. suggeriti dall’ICAO. Entro quest’area sono soggetti a limiti l’uso del suolo e le attività umane suscettibili di attrarre fauna selvatica, secondo un Programma Nazionale di Gestione del Rischio Faunistico. I limiti e le restrizioni riguardano anche attività già esistenti che possono quindi essere regolamentate, ridotte o anche eliminate del tutto.

All’interno della stessa area è previsto un programma di gestione della fauna e dell’ambiente che può anche includere il trasferimento di esemplari, la rimozione di uova e nidi ed anche la possibilità di abbattimento di esemplari qualora ogni altro metodo di controllo della fauna non abbia dato risultati soddisfacenti.

Non ottemperare al disposto di legge costituisce illecito amministrativo sanzionabile con pene pecuniarie. A nostro parere questa legge potrebbe costituire una buona base per elaborare una disciplina regolamentare più dettagliata anche nel nostro Paese.

 
Rapporto BSCI 2011 – Osservazioni e commenti
Come di consueto, e come annunciato nel comunicato precedente, presentiamo qui i nostri commenti e le nostre osservazioni alla relazione annuale del BSCI.

 
Pubblicata la relazione BSCI 2011
E’ stata pubblicata sul sito dell’ENAC la relazione annuale del Bird Strike Committee Italy relativa al 2011:
http://www.enac.gov.it/repository/ContentManagement/information/
N1423106691/Relazione_BIRD_STRIKE_2011.pdf
Nei prossimi giorni torneremo come di consueto sull’argomento con osservazioni e commenti.

 
Bird strike causa 19 vittime in Nepal
Il 28 Settembre 2012 alle ore 06:18 locali un Dornier Do 228 della SITA Air è precipitato in fase di decollo dall’aeroporto di Kathmandu in Nepal a seguito dell’impatto con un grosso volatile, identificato come un’Aquila Nera (Ictinaetus malayensis) del peso di 1,8 kg, causando la morte di 16 passeggeri e tre uomini di equipaggio. Secondo le più accreditate versioni, avvalorate dall’autorità dell’aviazione civile nepalese e dalla locale Airline Operators Association, l’aeromobile avrebbe impattato il rapace con il motore destro a circa 15 mt. da terra (circa 1350 mt. s.l.m.) causando la rottura e la separazione di alcune parti metalliche che avrebbero a loro volta colpito l’impennaggio verticale mettendo fuori uso il timone di direzione. L’aeromobile a questo punto sarebbe diventato incontrollabile. Ciò nonostante l’equipaggio avrebbe tentato di eseguire senza successo una manovra di rientro all’aeroporto e quindi un tentativo di atterraggio di emergenza sulle sponde del fiume Manohara, immediatamente fuori del perimetro aeroportuale. L’aereo tuttavia, una volta toccato terra, avrebbe preso fuoco.

Fortunatamente non sono molti i casi di persone che hanno perso la vita a seguito di incidenti indotti da un bird strike, se raffrontati con il numero totale di vittime di incidenti aerei nella storia dell’aviazione. Tuttavia le 19 vittime di questo incidente portano a 295 il numero totale in 56 incidenti fatali (fonte: John Thorpe).

L’aeroporto di Kathmandu, fondamentale per il turismo nella regione, era già stato oggetto in passato di approfondite indagini ambientali a causa dell’elevato numero di impatti con volatili. Nel periodo Agosto-Ottobre 2000 si era registrata una recrudescenza di eventi di bird strike che aveva indotto la locale autorità dell’Aviazione Civile Nepalese e del locale ufficio dell’ICAO a ulteriori studi ed analisi. Finalmente nel Gennaio 2001, a seguito della minaccia da parte di alcune compagnie aeree di disertare l’aeroporto per l’elevato rischio di impatti, veniva invitato il presidente del Bird Strike Committee USA, Dr. Richard Dolbeer, che predispose una relazione ad hoc a seguito di un approfondito sopralluogo sia a Kathmandu che sull’aeroporto di Pokhara.

Nella relazione Dolbeer (che può essere scaricata qui) viene evidenziata la causa principale del fenomeno, identificata nella mancanza di una idonea gestione dei rifiuti alimentari. L’aeroporto si trova infatti in una zona fortemente inurbata e ad alta produzione di rifiuti che spesso venivano lasciati all’aperto perfino all’interno della recinzione aeroportuale o scaricati nei corsi d’acqua adiacenti. Persino i rifiuti dei mattatoi seguivano la stessa sorte anche nelle aree sottostanti ai sentieri di decollo ed atterraggio. L’abbondanza di cibo, d’acqua e della vicina jungla creavano un ambiente ideale per molte specie di uccelli pericolosi per il traffico aereo.

La relazione prosegue poi elencando le strategie classiche per combattere il fenomeno, a partire dalla creazione di una banca dati con la precisa descrizione delle specie coinvolte, l’eliminazione degli elementi attrattivi interni, le politiche di contrasto per la nidificazione, la creazione di unità speciali di controllo ed allontanamento (Bird Control Unit), la gestione ed il controllo delle recinzioni e dei cancelli, fino all’istituzione di un Bird Strike Committee nazionale. Ma la chiave del problema resta la gestione dei rifiuti, il che implica immensi sforzi di educazione ambientale per la popolazione circostante e l’eradicazione di abitudini ataviche. Quattro anni dopo nel 2005, al meeting IBSC di Atene, il delegato del Nepal Ram Mani Thapaliya ha presentato una relazione nella quale si dava conto delle iniziative intraprese a seguito del rapporto Dolbeer.

 
Ingestione di volatili in entrambe i motori a Genova
Il giorno 24 Settembre un Boeing 737 della British Airways in decollo da Genova alle 15:40 locali (in pieno giorno) ha attraversato uno stormo di gabbiani che gli si era parato di fronte. L’impatto è avvenuto sulla pista dopo la V1 ma prima della Vr. (velocità di rotazione). Alcuni uccelli sono stati risucchiati da entrambi i motori che tuttavia si sono fortunatamente comportati in modo diverso. Il motore sinistro ha iniziato a vibrare in modo piuttosto consistente tanto da dover essere spento in volo per poi costringere l’equipaggio ad effettuare la manovra di ritorno a Genova ad un solo motore. Il destro, che non ha mai smesso di funzionare, è stato invece spento dopo l’atterraggio di emergenza per la presenza di parametri anormali. L’aereo ha dovuto essere trainato al parcheggio da un mezzo di rampa. Sono stati ritrovati resti di 4 gabbiani ma è da presumere che lo stormo fosse più consistente.
 
Questo evento rappresenta il 21° caso di ingestione di volatili in più motori dal 1988 al di fuori degli USA, dove invece gli eventi di questo tipo sono un’altra trentina dal 1990 (fonte FAA). Tuttavia questo caso è il 10° negli ultimi 4 anni, più altri 5 negli USA. Quel che è peggio è che ben 6 di questi casi sono avvenuti proprio in Italia (3 negli ultimi quattro anni).
 
Per quanto riguarda l’aeroporto di Genova, questo è il terzo caso (conosciuto) di ingestione in più motori ma il primo che interessa un bimotore. I primi due sono abbastanza lontani nel tempo e hanno riguardato un Bae 146 cargo di TNT (1989) e un An124 (1997) anch’esso cargo che hanno poi dato origine a casi giudiziari (si veda nella sezione documenti di questo sito).
 
Nel 2010 (ultimi dati pubblicati) il rapporto fra impatti e 10K movimenti era pari a 7,72 (2009 = 6,8 e 2008 = 4,4, con trend quindi in aumento), ben superiore ai 5 considerati come soglia di attenzione.
 
L’aeroporto di Genova sconta la sua ubicazione, per due terzi è circondato dal mare con una diga foranea che lo protegge dai flutti ma che offre un comodo rifugio ai gabbiani; soffre inoltre gli effetti della discarica di Scarpino, ben all’interno della fascia di 13 Km. di rispetto suggerita dall’ICAO e dall’IBSC. Infine attorno all’aeroporto si è recentemente sviluppata una grande marina con la presenza di attività commerciali e di ristorazione e conseguente possibile rilascio di rifiuti alimentari.
 
Con questi elementi strutturali, difficilmente compatibili con l’attività aerea, si deve confrontare l’azione di contrasto da parte dell’aeroporto. Alla fine degli anni ’90, dopo gli incidenti citati sopra, Genova schierava il più imponente apparato di mezzi di prevenzione mai visto sugli aeroporti italiani, unito ad una regolamentazione interna di assoluto rigore, che comunque riuscivano a mantenere il numero di impatti entro limiti ragionevoli.
 
Visti i dati ufficiali è da supporre che talune di quelle procedure e dispositivi abbiano finito per produrre un effetto assuefattivo o comunque non più l’effetto desiderato.
 
Il fatto che l’evento si sia verificato sulla pista, a prima vista indicherebbe che i gabbiani stazionavano su di essa o nelle immediate vicinanze. Non sono tuttavia da escludere improvvisi ed imprevedibili attraversamenti in volo radente da parte dei laridi, già verificatisi in passato, dato che la squadra di bird control a terra, ma anche la Torre di Controllo, avrebbero dovuto rilevare la presenza dei volatili a terra. In conclusione ci pare che così non si possa continuare; Genova deve probabilmente migliorare il suo apparato di prevenzione (le 12/15 ispezioni al giorno forse non sono sufficienti), e trovare rapidamente delle idonee contromisure. A nostro parere una grossa parte del problema riguarda la gestione della diga foranea che non può essere considerata “terra di nessuno” salvo dei gabbiani (nessuno degli enti, porto ed aeroporto, si ritiene competente). Staremo poi a vedere se da questo caso scaturirà un'altra controversia giudiziaria.
 
Eventi rilevanti del mese di Settembre 2012
Anche questo mese la lista di eventi è purtroppo piuttosto nutrita di eventi ormai ripetitivi. Prima di tutto desideriamo esprimere il nostro cordoglio per le 19 vittime dell’incidente di Kathmandu, originato probabilmente da un bird strike e da una situazione ambientale molto difficile, che ci fa capire quanto lavoro ci sia ancora da fare nel campo della prevenzione. Torneremo nei prossimi giorni su questo evento non appena saranno disponibili maggiori informazioni. Meritevole di segnalazione e compiacimento è la presenza di tre report provenienti dalla Russia. Solo tre mesi fa al meeting dell’IBSC (ora WBA) di Stavanger il Dr. S. Rhyzov aveva lamentato addirittura “l’occultamento dello stato reale del problema dei volatili" in Russia. Qualcosa evidentemente sta cambiando anche laggiù. Non sembra cambiare invece in nord America il problema degli impatti degli aerei con grossi mammiferi: se ancora due cervi sono stati investiti sulle piste di aeroporti minori degli USA da piccoli aerei, desta sorpresa un coyote travolto da un A320 nell’aeroporto intercontinentale di Calgary in Canada, la stessa città che ospitò nel 2001 un convegno dei bird strike committees nordamericani. Investire a 150 kts un animale di 12 kg. è un evento potenzialmente molto pericoloso; per fortuna non sono stati riportati danni, ma la decisione di proseguire il volo fino a destinazione desta qualche perplessità.

Infine due casi riportati in Italia; quello di Fiumicino non può che alimentare le polemiche circa la discarica di Malagrotta ed il suo ipotizzato spostamento in località ancora più vicina all’aeroporto, che speriamo non venga attuato. Sull’evento di Genova si veda l’apposito commento.
  • 01 – Birmingham (Al)
    Delta DC9/50, in avvicinamento a circa 500 ft. di altezza un uccello, presumibilmente un rapace, colpisce la parte destra della fusoliera causando la perdita del reverse e il danneggiamento di una luce di atterraggio;
  • 13 – Detroit
    Delta B757, bird strike al decollo, l’equipaggio inizialmente procede verso la destinazione salvo dirottare su altro aeroporto dopo circa 90’ a causa dell’irregolare funzionamento di un motore, segno probabile di ingestione di volatili;
  • 13 – Mosca (Sheremetyevo)
    Aeroflot A320, al decollo il motore sinistro risucchia un volatile che causa vibrazioni; rientro all’aeroporto di partenza 40 min. più tardi; sei fan blades danneggiate, trovati resti di volatili all’interno del motore ed accertata una perdita di carburante;
  • 16 – Calgary
    Air Canada A320, durante la rotazione a circa 150 kts di velocità impatta con un coyote (Canis latrans) del peso di circa 12 chili; in assenza di parametri anormali il volo prosegue fino a destinazione; nessun danno riportato;
  • 19 – Roma Fiumicino
    Alitalia A319, dopo il decollo, all’altezza della linea di costa, il motore sinistro risucchia un volatile che causa il danneggiamento di cinque fan blades; rientro immediato;
  • 20 – Chelyabinsk
    Ifly Airlines B757, l’equipaggio interrompe il decollo a causa dell’osservazione di uno stormo di uccelli sulla pista e dopo aver percepito vibrazioni e rumori inusuali nonché un’anomala imbardata dell’aeromobile verso destra;
  • 20 – Khabarovsk
    Vladivostock Airlines A320, impatta con un volatile immediatamente dopo il decollo; il pilota decide di rientrare dopo aver consumato carburante ed atterra circa 3,5 ore dopo; danni in corso di accertamento;
  • 20 – Tulsa
    Ameriflight Beech 1900, durante la corsa di decollo impatta con un uccello; rientro immediato;
  • 20 – New Haven
    Priv. Learjet 36, volo ambulanza durante la corsa di decollo investe un cervo;
    http://www.wave3.com/story/19599097/deer-hit-by-airplane-in-new-haven
  • 20 – Eastsound (WA)
    Priv. Be36, durante la corsa di decollo investe un cervo col portellone del carrello;
  • 21 – Osnabruck
    Air Berlin A320, subito dopo il decollo il motore sinistro risucchia un uccello (presumibilmente un piccolo rapace) che causa vibrazioni; immediato dirottamento su aeroporto vicino; danni al motore;
  • 22 – Zamboanga
    Philippine Airlines A319, un’ispezione post-volo permette di accertare un bird strike ad un motore; volo successive cancellato; http://newsinfo.inquirer.net/275498/bird-strike-prevents-pal-takeoff-from-zamboanga
  • 22 – Barcellona
    Vueling A320, durante la salita iniziale un motore risucchia un volatile (presumibilmente un’anatra) che causa vibrazioni anormali; rientro immediato;
  • 24 – Genova
    British Airways B737, dopo il decollo attraversa uno stormo di gabbiani alcuni dei quali finiscono in entrambe i motori; rientro immediato e volo cancellato;
    http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/09/25/news/aereo-43200479/?ref=HREC2-1

  • 24 – Karachi
    PIA B777, in finale il motore sinistro risucchia un volatile; danni al motore;
  • 27 – New York (La Guardia)
    United B737, in avvicinamento il motore destro risucchia un volatile e viene danneggiato;  
  • 28 – Kathmandu
    SITA Air Do 228, bird strike al decollo con piantata di un motore; nel tentativo di effettuare un atterraggio di emergenza l’aereo impattava il terreno e prendeva fuoco; 19 persone hanno perso la vita e l’aereo è andato distrutto;
    http://www.bbc.co.uk/news/world-asia-19754351
  • 29 – Baltimora
    AirTran B717, in finale un uccello impatta con un motore che viene danneggiato;
  • 30 – Chicago
    Aer Lingus A330, in finale un motore risucchia un volatile e necessita di controlli; volo successivo cancellato;

 
Nuova Tecnologia = Vecchi Problemi
Pubblichiamo di seguito l’intervento del Com.te Paul Eschenfelder in merito al problema delle dimensioni delle prese d’aria dei motori di nuova generazione. Da tempo si discute sul fatto se la posizione dei motori (in coda o sotto le ali) e le loro dimensioni abbiano una relazione con l’ingestione di volatili e con le possibilità di sopravvivenza del motore o addirittura dello stesso aeromobile. Le conclusioni finora raggiunte non sembrano tuttavia soddisfacenti. Per quanto riguarda le dimensioni dei motori, il Com.te Eschenfelder dimostra ora con evidenza visiva immediata quali avrebbero potuto essere le conseguenze di un evento reale già avvenuto (e conclusosi felicemente) qualora l’aeromobile in questione fosse stato dotato di motori di nuova generazione, quali quelli già annunciati dalle maggiori case costruttrici.

Il Com.te Paul Eschenfelder proviene dall’Aviazione di Marina degli Stati Uniti, ha successivamente volato per la Delta Airlines fino a raggiungere il grado di Comandante di Airbus A330. Ha anche partecipato al Task Group di FAA/JAA sui requisiti di certificazione dei motori in caso di ingestione di volatili. Attualmente è Adjunct Professor presso la Embry Riddle Aeronautical University. E’ stato membro del Bird Strike Committee USA ed è autore di numerosi articoli sulla prevenzione degli impatti di volatili con gli aeromobili.
 
°°°°°°°°

L’avvento di una nuova tecnologia di motori a reazione aggraverà un vecchio problema. Le case costruttrici stanno progettando, e consegneranno a partire dal 2014, un nuovo tipo di motore. La General Electric chiama il suo nuovo motore “LEAP” (Leading Edge Aviation Propulsion). La Pratt & Whitney è più prosaica nel definire il suo come “Geared turbofan”. Questi propulsori saranno montati sui nuovi modelli di Boeing 737, sugli aerei della famiglia Airbus e sui nuovi aeromobili della Mitsubishi, Bombardier ed Irkut, che formeranno le flotte di “narrow body” del futuro. Ma c’è un problema. Un vecchio problema.

Gli uccelli.

Mentre I nuovi motori ridurranno di molto i consumi e saranno più silenziosi e costruiti con materiali più resistenti, essi avranno tuttavia prese d’aria frontali molto più larghe: circa il 20/27% più larghe delle prese d’aria attualmente esistenti sui motori degli stessi aerei.

Ovviamente c’è una possibilità molto maggiore per i volatili di grossa taglia, e per i grossi stormi di uccelli, di venire risucchiati.

I requisiti di progetto dei motori per l’ipotesi di ingestione di volatili non sono cambiati. I motori di queste dimensioni devono solo dimostrare che in caso di ingestione di un uccello di quattro libbre (1,8 kg.) essi non esplodono e possono essere spenti. Non è necessario che sopravvivano all’ingestione. Le foto sotto mostrano visivamente questo rischio.

Le fotografie provengono dall’inchiesta condotta dalla tedesca BFU sull’incidente occorso ad Amburgo nell’Aprile 2010 ad un B737 dell’Air Berlin.

http://www.bfu-web.de/cln_005/nn_223970/DE/Publikationen/
Untersuchungsberichte/2010/Bericht__10__PX003__B737_
_Vogelschlag,templateId=raw,property=publicationFile.pdf/
Bericht_10_PX003_B737_Vogelschlag.pdf
 
Si notano nella foto 1 i cerchi rossi e blu sul motore CFM-56 del B737, che rappresentano i punti di impatto degli uccelli sul motore. I volatili in questione facevano parte di uno stormo di “Oche lombardelle” (Anser albifrons), uccelli più pesanti di 4 libbre (può pesare fino a 3 kg., NdT).

Ovviamente, dal numero degli impatti, questo motore non ha avuto nessuna possibilità di sopravvivenza.

La foto 2 mostra la stessa presa d’aria, ma con un cerchio giallo sovraimpresso. Il cerchio giallo rappresenta le dimensioni delle nuove prese d’aria. E la foto 3 mostra lo stesso motore ma con un ulteriore cerchio bianco sovrapposto. Il cerchio bianco rappresenta le dimensioni della presa d’aria dei futuri motori attualmente in corso di sviluppo. Le conseguenze sui motori di domani di un impatto con uno stormo di uccelli sono chiare ed inquietanti. Questo B737 ha ricevuto impatti su tutta la sua parte frontale. Prese d’aria così larghe, con grandi stormi di grossi uccelli, sono in grado di mettere a rischio la possibilità stessa di sopravvivenza dell’aeromobile.
 
Foto 1

 
Foto 2

 
Foto 3


 
Il Ministero dei Trasporti USA critica la FAA in merito alla minaccia dei bird strikes
La FAA non mantiene adeguata traccia del numero di bird strikes ed i suoi ispettori non sono sufficientemente formati ed addestrati sui temi della fauna selvatica. Questa la pesante critica del Vice Ispettore generale del DoT, Jeffrey Guzzetti, rivolta alla FAA in un recente rapporto. L’ispezione ha permesso di accertare che la FAA non sarebbe in grado di valutare pienamente i piani di sicurezza contro la fauna selvatica predisposti dagli aeroporti anche perché i suoi funzionari dedicati a tale compito non hanno sufficiente esperienza in questa materia.
 
Nel frattempo i bird strikes riportati si sono quintuplicati negli ultimi venti anni. Inoltre l’ispettore ha rilevato che in otto aeroporti visitati nel 2010 più del 20% degli impatti non erano stati comunicati alla FAA. Gli aeroporti si sono giustificati asserendo che tale comunicazione non era obbligatoria. La FAA ha erogato agli aeroporti dal 1997 al 2011 458 milioni di dollari per mitigare il rischio della fauna selvatica e stima di spenderne altri 366 nei prossimi 20 anni.
 
Ma esaminando la documentazione di 40 aeroporti presi a caso, l’ispettore ha scoperto che 21 di essi non sapevano neppure se i propri piani di mitigazione del rischio erano stati esaminati dalla FAA. Rispondendo al rapporto la FAA si è impegnata a fornire adeguata formazione sulla fauna selvatica a tutti i suoi ispettori aeroportuali ricordando anche che dal 2009 (incidente dell’Hudson) l’Agenzia ha incrementato i propri sforzi per migliorare la formazione e per stimolare il reporting degli impatti. La FAA ha inoltre dichiarato di aver intrapreso dal 1960 una intensa campagna per ridurre gli impatti aumentando I livelli della ricerca, della tecnologia impiegata, della formazione e del reporting via internet, ed ha anche assicurato nuovi miglioramenti nel programma di mitigazione del rischio.
 
Uno dei problemi lamentati dalla FAA nell’affrontare i bird strikes è che il 90% degli impatti riguarda specie protette a livello federale: ad esempio la popolazione di Oche canadesi, protette da una legge federale, si è quadruplicata nel giro di venti anni

 
Eventi rilevanti di Agosto 2012
L’evento più rilevante del mese è senza dubbio quello occorso a Tacloban, nelle Filippine il giorno 29: un impatto multiplo con ingestione fortunatamente in fase di atterraggio e con l’aeromobile già quasi sulla pista. Significativo è anche l’evento del 9 all’aeroporto di Durham (UK), allorché un Falcon 20 ha dovuto interrompere il decollo dopo un bird strike finendo fuori pista. Vengono inoltre riportati almeno cinque casi certi di impatto con stormi di volatili, ma si ha ragione di ritenere che essi siano in numero maggiore. L’attraversamento di uno stormo è un evento piuttosto serio dato che potrebbe in teoria causare lo spegnimento di entrambe i motori. Infine un ennesimo caso di cervo sulla pista di un aeroporto minore degli USA (28) e un evento meno frequente di bird strike subito da un elicottero in crociera (29). Due casi di ingestione anche in Italia, a Trieste (18) e Olbia (29).
  • 01 – Riga,
    Air Baltic B737, il motore sinistro risucchia un uccello al decollo e viene spento; rientro immediato circa 20’ dopo;
  • 02 – Biratnagar,
    Buddha Air ATR72, investe un’aquila durante la corsa di decelerazione; danni lievi all’elica ed all’ala destra;
  • 04 – Bogota,
    JetBlue A 320, bird strike al decollo e rientro immediato; danni lievi;
  • 06 – Bogota,
    Avianca A319, al decollo un motore risucchia un avvoltoio; rientro immediato;
  • 09 – Durham,
    Tees Valley, Cobham Falcon 20, interrompe il decollo per un bird strike ed esce di pista; danni all’aereo; http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-tees-19195028?goback=%2Egmp_4143092%2Egde_4143092_member_145051621
  • 10 – Perth,
    Qantas A330, durante la salita iniziale il motore destro risucchia un volatile, viene udito un forte rumore ed il motore emette scintille; rientro immediato e volo cancellato;
  • 10 – Orlando,
    American Airlines B767, in corto finale il motore destro risucchia un volatile; danni in corso di accertamento;
  • 13 – Amsterdam,
    KLM F70, interrompe il decollo ad alta velocità a seguito di un impatto con volatili;
  • 14 – Charleston,
    Shuttle America ERJ170, in salita dopo il decollo passa attraverso uno stormo di uccelli; il motore destro ne risucchia almeno uno; ritorno immediato;
  • 15 – Manchester,
    Aer Arann ATR72, in avvicinamento impatta con un volatile; volo successivo cancellato;
  • 17 – Londra Luton,
    Easyjet A319, durante la salita iniziale attraversa uno stormo di uccelli alcuni dei quali vengono risucchiati da un motore; rientro immediato;
  • 18 – Billund,
    KLM Cityhopper ERJ190, bird strike durante la salita iniziale; rientro immediato;
  • 18 – Shanghai,
    Spring Airlines A320, in salita dopo il decollo un motore risucchia un volatile; rientro immediato e volo cancellato;
  • 18 –Trieste,
    Alitalia A320, interrompe il decollo durante la fase di accelerazione perché un grosso uccello, probabilmente un fagiano, viene risucchiato in un motore;
  • 19 – Faro,
    TAP A320, bird strike durante la salita iniziale e rientro immediato; nessun danno;
  • 21 – Dusseldorf,
    Lufthansa B737, in salita un motore risucchia uno o più uccelli che causano fumo e odore di bruciato nel cockpit; rientro in emergenza per pista opposta a quella di decollo;
  • 21 – fra LAX e JFK,
    United B757, subisce un bird strike in una fase del volo non identificata e riporta lievi danni al radome;
  • 21 – Shanghai,
    United B747, interrompe il decollo a bassa velocità a seguito dell’ingestione di volatili in un motore che causano danni alle fan blades; volo cancellato;
  • 26 – St. Petersburg (Fl)
    Allegiant Airlines MD83, in salita dopo il decollo l’aeroplano attraversa uno stormo di uccelli alcuni dei quali vengono risucchiati nel motore destro; rientro immediato;
  • 28 – Detroit,
    Pinnacle Airlines CRJ200, bird strike in finale, lievi danni all’ala destra;
  • 28 – Sandpoint (ID)
    Priv. C172, In atterraggio investe un cervo; danni sostanziali;
  • 29 – Tacloban,
    Philippine Airlines A320, durante l’atterraggio investe uno stormo di anatre selvatiche alcune delle quali vengono risucchiate in un motore; rimosse diverse carcasse dalla pista; danni alle fan blades e volo successivo cancellato;
    http://newsinfo.inquirer.net/260014/pal-jet-engines-suck-in-10-wild-ducks-in-tacloban-flight-canceled
  • 29 – Danzica,
    Wizz Air A320, in salita impatta con un volatile e rientra immediatamente per accertamenti;
  • 29 –Olbia,
    Air Italy B737, subito dopo il decollo impatta con un volatile che causa parametri anormali nel motore sinistro; dopo lo spegnimento del motore l’aereo rientra circa 30’ dopo;
  • 29 – Islip (NY),
    Sikorsky S 92 A, durante la crociera un volatile colpisce il parabrezza dell’elicottero;

 
Eventi rilevanti di Luglio 2012
Piuttosto nutrita la rassegna degli eventi di Luglio 2012. Evidenziamo tre casi di prosecuzione del volo dopo un bird strike (5, 19 e 30 Luglio) in assenza di “parametri anormali”. In uno di questi l’equipaggio ha proseguito il volo per ben otto ore salvo poi accorgersi dopo un’ispezione di aver subito danni agli slats. In generale ricordiamo che i danni da bird strike, specie da ingestione, possono manifestarsi ore, e perfino giorni, dopo l’evento e che l’assenza di parametri anormali al momento non è garanzia di sicurezza. Un’ispezione per la valutazione di eventuali danni resta ancora la migliore opzione, del resto, come si vede, largamente seguita dalla maggior parte dei piloti.
 
Continuano inoltre i casi di impatti con stormi di uccelli posati sulla pista, che denotano qualche falla nell’azione delle squadre di bird controllers (5, 17 e due casi il 23 Luglio). Impressionante l’impatto del 31 a Denver, non solo per i danni al radome ma soprattutto per la perdita di alcuni dati essenziali per il volo tanto da richiedere il supporto di un radar di terra (che per fortuna era disponibile). Dell’evento del giorno 7 a Roma si è diffusamente parlato in precedenza.

Continua lo stillicidio degli impatti con cervi sulle piste secondarie degli Stati Uniti: altri tre casi in questo mese.
  • 03 – Odenton (MD)
    Priv. PA 28, in atterraggio investe un cervo sulla pista;
  • 05 – Taipei
    Cathay A340, in salita dopo il decollo un motore risucchia un volatile; in assenza di parametri anormali l’equipaggio decide di proseguire fino a destinazione ma all’atterraggio richiede l’assistenza di mezzi di emergenza;
  • 05 – Lahore
    PIA B747, durante l’avvicinamento il motore n. 2 (interno sinistro) risucchia un uccello; volo successivo cancellato;
  • 05 – Dresda
    Lufthansa B737, interrompe il decollo a bassa velocità a seguito dell’impatto con uno stormo di gabbiani e l’ingestione di alcuni di essi nel motore destro; pista chiusa per 30’ per rimuovere i resti dei volatili impattati; volo cancellato e aeromobile avviato a manutenzione;
  • 07 – Roma
    Aerolineas Argentinas A340, in salita dopo il decollo impatta con uno o più volatili ed interrompe la salita per problemi al motore n. 4 (esterno destro); dopo aver consumato carburante rientra all’aeroporto di partenza dopo circa 130 min.; volo cancellato e danni al motore
    http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/fiumicino_atterraggio_demerge
    nza_dopo_collisione_con_stormo_di_uccelli/notizie/207040.shtml
  • 07 – Ray (MI)
    Priv. Grumman American AA-5A, in atterraggio investe un cervo;
  • 09 – Fort Meyers
    Jet Blue A320, dopo il decollo attraversando in salita 2000 ft. subisce un impatto con volatile che causa lo stallo del compressore del motore destro; rientro immediato e volo cancellato;
  • 10 – Taipei
    China Eastern A330, durante la salita iniziale il motore sinistro risucchia un Nibbio bianco (Elanus caeruleus); rientro immediato con danni sostanziali al motore;
  • 13 – Caldwell (NJ)
    Priv. Cessna 525, in atterraggio investe un cervo;
  • 14 – Norwich
    Bmi ERJ 135, durante la salita iniziale un motore risucchia un volatile (probabilmente una rondine); rientro immediato;
  • 15 – Ajaccio
    Air France A320, bird strike durante la salita iniziale e rientro precauzionale immediato;
  • 15 – pressi Francoforte
    Kuwait Airways B777, in rotta a FL 360 è costretto a dirottare a seguito dell’impatto con un volatile che ha richiesto un’ispezione boroscopica di un motore; è incerto dove l’impatto si sia verificato;
  • 16 – Bruxelles
    United B767, interrompe la salita iniziale per dover spegnere un motore probabilmente a causa di un’ingestione di un volatile (non confermata);
  • 16 – Shangai
    China Eastern A321, in atterraggio un motore risucchia un volatile; danni al motore e voli;
  • 16 – Tyumen
    Yamal Airlines B737, immediatamente dopo il decollo ad un’altezza di circa 15 ft. il motore sinistro risucchia un grosso volatile che causa vibrazioni e rumori insoliti; rientro dopo circa un’ora di volo per bruciare carburante; ritrovati e rimossi resti di uccelli dalla pista; danni a 8 fan blades;
  • 17 – Aalesund
    Norwegian Air B737, interrompe il decollo a causa della presenza di uno stormo di uccelli sulla pista, uno o due dei quali impattano con l’aereo;
  • 18 – Lahore
    Pakistan International B747, impatta con un volatile in atterraggio; danni sostanziali alla fusoliera;
  • 19 – Petropavlosk
    Aeroflot A330, dopo il decollo impatta con uno stormo di uccelli; in assenza di parametri anormali il volo prosegue per otto ore fino a destinazione; dopo l’atterraggio un’ispezione rivela danni agli slats;
  • 23 – Stoccolma (Bromma)
    Nextjet BA ATP, in atterraggio investe uno stormo di gabbiani che erano posati sulla pista; rimosse diverse carcasse; nessun danno;
  • 23 – Londra (Heathrow)
    Air Lingus A320, in salita dopo il decollo urta con un uccello; rientro immediato per accertamenti;
  • 23 – Minneapolis
    Southwest B737, in avvicinamento l’urto con un uccello causa un lieve danno al bordo d’attacco dell’ala destra;
  • 23 – Novj Urengoy
    Globus Airlines B737, durante la corsa di decelerazione impatta con alcuni uccelli riportando un’ammaccatura larga e profonda sul muso;
  • 23 – Orlando
    AirTran B717, in salita dopo il decollo impatta con un volatile e rientra 25’ dopo; danni lievi;
  • 24 – Lahore
    Pakistan International B777, in atterraggio il motore destro risucchia un volatile; volo di ritorno ritardato;
  • 28 – Brema
    Ryanair B737, dopo il decollo l’equipaggio riporta un impatto con volatili e decide di dirottare su un altro aeroporto circa 100 ‘ dopo;
  • 30 – Tokyo (Narita)
    Jetstar Japan A320, subito dopo il decollo l’equipaggio sente uno strano rumore e presume si sia trattato di un bird strike; tuttavia in assenza di parametri anormali prosegue il volo; circa un’ora dopo riceve conferma da terra che si è trattato effettivamente di bird strike e decide di rientrare all’aeroporto di partenza per un’ispezione; nessun danno rilevato;
  • 31 – Denver
    United Airlines B737, durante l’avvicinamento, a 12.000 ft. un uccello ha impattato con il radome causando un grosso squarcio ed una ammaccatura sotto il parabrezza del Comandante; come conseguenza quest’ultimo non disponeva più dei dati della velocità all’aria mentre il primo ufficiale li aveva inaffidabili; atterraggio in emergenza con l’ausilio di un radar di terra per il controllo della velocità al suolo;

    (Foto da Avherald.com)

 
Bird strikes e sentenze
Non è facile reperire tempestivamente sentenze di altri paesi in materia di danni conseguenti ad un bird strike. Riteniamo tuttavia utile proporre comunque le decisioni di cui veniamo a conoscenza anche se risalenti ad anni precedenti.

Nel Maggio 2004 la Corte di Arbitrato di Mosca ha ritenuto infondato il ricorso presentato dall’AeroportoInternazionale di Mosca Sheremetievo avverso la sentenza di primo grado che condannava l’aeroporto a risarcire i danni (circa $ 180.000) causati ad un aeromobile della soc. Aeroflot a seguito di un impatto con volatili occorso il 23.8.2000, quando un Il-96 in servizio di linea impattò al momento dell’atterraggio con uno stormo di gabbiani posati sulla pista. Tutti i quattro motori risucchiarono dei volatili mentre fortunatamente l’aereo era già a terra. L’Aeroflot aveva citato in giudizio l’aeroporto per l’insoddisfacente stato della prevenzione contro i bird strikes. Nel 2003 la Corte di primo grado aveva dato ragione al ricorrente e l’aeroporto aveva proposto appello.

La Corte di Arbitrato ha ritenuto che i fatti come descritti fossero incontestabili e in effetti neppure contestati dall’appellante. Inoltre ha rilevato che l’obbligo di garantire la sicurezza contro il rischio posto dalla fauna selvatica ricade sull’aeroporto e che l’inadempimento nell’assolvere tale obbligo ha determinato l’incidente.

Nel Febbraio 2012 l’aeroporto Internazionale di Malta è stato condannato a risarcire la somma di $ 250.000 alla compagnia Air Malta e ad una compagnia assicuratrice a seguito dei danni riportati da un aereo a causa di un bird strike. Il Tribunale civile ha ritenuto che l’aeroporto fosse responsabile per i danni a causa della mancanza di un adeguato sistema di riduzione degli impatti. Il 2.12.2004 durante la fase di decollo un A320 di Air Malta impattò con un grosso stormo di storni che avevano improvvisamente attraversato la traiettoria di volo dell’Airbus, che dovette precipitosamente rientrare a Malta. Sia la compagnia aerea che l’assicurazione avevano citato per danni l’aeroporto sostenendo che questo non aveva rispettato la Convenzione di Chicago che imponeva l’adozione di misure di controllo contro i volatili. L’aeroporto aveva ribattuto che l’ICAO aveva emesso semplici raccomandazioni e non obblighi vincolanti. La Corte ha invece sostenuto che l’aeroporto di Malta aveva ricevuto dal governo all’atto dell’affidamento della gestione aeroportuale indicazioni sul rispetto ed il mantenimento dei requisiti previsti della normativa ICAO. L’aeroporto di Malta sta valutando l’ipotesi di ricorrere in appello.

 
7 Luglio 2012 – Bird strike multiplo a Fiumicino
Un Airbus A340-300 delle Aerolineas Argentinas diretto a Buenos Aires con 250 persone a bordo ha subito l’impatto con uno stormo di uccelli durante la salita iniziale dalla pista 16 R (parallela al mare) dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Testimoni hanno riferito di aver udito forti rumori durante la salita dell’aereo. A causa dell’insorgere di problemi al motore n. 4 (esterno destro) l’equipaggio bloccava la salita a 25.000 ft. , scaricava carburante e rientrava a Fiumicino circa due ore dopo l’evento. Il volo è stato di conseguenza cancellato. Il motore n. 4 ha subito danni ed è stato avviato alle necessarie riparazioni. I passeggeri sono stati riprotetti il giorno dopo grazie ad un altro aeromobile partito vuoto da Buenos Aires. La pista 16R è la medesima dove si ebbe un altro bird strike molto simile occorso ad un B767 della Delta lo stesso giorno del 2007.

 
30° Meeting dell’International Bird Strike Committee – Stavanger 25-29 Giugno 2012
Il 30° meeting dell’IBSC sarà anche probabilmente l’ultimo con questa denominazione . Ci saranno infatti a breve numerose novità resesi necessarie anche per la sostanziale inattività del Committee negli ultimi anni. Con procedure discutibili, e contestate da qualche membro, senza alcuna discussione preventiva e tantomeno votazione, l’organizzazione si chiamerà d’ora in poi World Birdstrike Association. Nuovo Chair sarà un pilota di KLM, l’olandese Rob Van Eekeren, ed il nuovo Board sarà composto da Nick Carter (USA), Luit Buurma (Olanda), Ante Matijaca (Croazia) e Nick Yearwood (GB). Segretario è stato designato, con le medesime discutibili procedure, Albert De Hoon (Olanda). Sono in arrivo anche novità organizzative, incluso il pagamento di una quota di iscrizione per garantire l’autosufficienza economica.

E’ impossibile in questa sede commentare i singoli interventi ed i numerosi documenti; il link a fondo pagina permette a chi fosse interessato di accedere a quasi tutte le presentazioni, inclusa quella del neo- presidente dove vengono esposti la vision, la mission e gli obbiettivi della nuova WBA, compreso il programma di massima da realizzare nei prossimi due anni.

Al di là delle critiche sul metodo, è evidente che qualcosa andava fatto per rivitalizzare un organismo ormai asfittico e senza più stimoli nel suo gruppo dirigente. Nessuno vuole fare una battaglia sui principi, non è questo il punto; il punto è invece provare a rendere l’organizzazione il catalizzatore di tutte le azioni mirate alla riduzione del rischio per l’aviazione causato dalla fauna selvatica, e di rappresentare a tal fine il centro di coordinamento di tutte le professionalità mondiali su questa materia. Attendiamo pragmaticamente di vedere se alle parole seguiranno i fatti.

L’Italia era presente al meeting sia a livello ufficiale, con una delegazione dell’ENAC/BSCI (Ing. Claudio Eminente ed il biologo a contratto Dott. Alessandro Montemaggiori), sia a livello privato con la nostra B.C. & T. (Dott. Valter Battistoni). Ricordiamo che l’Ing. Eminente, oltre ad essere Presidente del BSCI è anche il responsabile della Direzione Ambiente, Aeroporti e Trasporto Aereo dell’ENAC.

L’ing. Eminente

Dr. Montemaggiori
L’ing. Eminente (in alto) e il Dr. Montemaggiori durante il loro intervento al convegno sulla circolare ENAC APT01B e sul nuovo metodo BRI2 di valutazione del rischio aeroportuale

In generale possiamo tranquillamente affermare che si è trattato di un meeting di buon livello. Contrariamente alle critiche di chi sostiene che questi incontri sono solo occasioni per i biologi “di parlare con altri biologi”, così dimenticando che il problema dei bird strike è una questione essenzialmente aeronautica, vi sono stati numerosi ed importanti interventi aventi ad oggetto esplicitamente il mondo dell’aviazione. In particolare si sono viste presentazioni da parte di operatori aeroportuali e bird controllers, ma anche di esercenti di compagnie aeree, di esponenti del mondo ATC, di piloti. Molti spunti interessanti sono venuti a proposito della necessità di addestramento specifico sia dei piloti che dei controllori sui problemi della fauna selvatica, mentre un’intera sessione parallela è stata dedicata alla formazione minima necessaria per svolgere le operazioni di bird control sul campo ed allo spinoso problema della qualificazione degli istruttori.

Un’altra sessione parallela è stata dedicata al complesso settore del rilevamento a distanza tramite radar, in costante sviluppo in tutto il mondo, ma ancora molto in ritardo in Italia (per la verità qui siamo ancora al punto zero). In questo specifico settore un apporto innovativo è venuto dai rappresentanti del Giappone.

La AIRBUS ha inviato una ricercatrice che ha illustrato i tentativi e le ricerche in atto al fine di pervenire ad un sistema di allontanamento dislocato a bordo dell’aeromobile. Anche l’EASA e l’ESA (Ente Spaziale Europeo) hanno presentato relazioni sui possibili ruoli dei rispettivi enti nella prevenzione contro i rischi derivanti dalla fauna selvatica negli aeroporti. Il mondo dei piloti di elicottero operanti sulle piattaforme petrolifere off-shore, e dei rischi connessi con la concentrazione di uccelli su di esse, è stata una scoperta per molti dei partecipanti. Un altro interessante aspetto del meeting è stata la notevole presenza femminile praticamente in tutti i settori tecnico-scientifici oggetto del convegno, con alcune presentazioni veramente di altissimo livello. Nel corso del convegno è stato anche annunciato che il prossimo meeting del (ormai) WBA si terrà a Drakensberg, KwaZulu-Natal (Sud Africa) dal 15 al 18 Settembre 2014.

30° Meeting dell’International Bird Strike Committee – Stavanger 25-29 Giugno 2012

Per accedere a tutte le presentazioni del meeting cliccare sul link sottostante:
http://gyroconference.event123.no/Avinor/IBSC/program1.cfm
Per una visione generale sul meeting: www.ibscstavanger.org

 
Principali eventi di Giugno 2012
Fra le notizie di eventi “normali”, ammesso che normale possa essere considerato investire un cervo sulla pista o attraversare uno stormo di gabbiani, spicca il ferimento di un pilota a causa dell’impatto con un volatile che sfonda il parabrezza dell’aereo. E’ accaduto in Nepal il 13 Giugno e l’evento richiama la necessità di più stringenti requisiti di certificazione per i piccoli aerei atti a proteggerli da eventi del genere.
  • 01 – San Jose
    Southwest B737, durante l’atterraggio impatta con uno stormo di gabbiani uno dei quali viene risucchiato nel motore sinistro causando danni; diverse carcasse trovate sulla pista;
  • 03 – Madrid
    Iberia A321, durante la salita dopo il decollo impatta con un volatile; rientro dopo 90’ di holding per bruciare carburante; volo cancellato;
  • 05 – Amsterdam
    Transavia B737, dopo il decollo l’equipaggio sospetta un bird strike ma decide di proseguire a destinazione in assenza di parametri anomali; dopo il ritrovamento della carcassa di un rapace sulla pista, e a seguito di consultazioni con la compagnia, rientra per controlli;
  • 13 – Jumla
    Tara Air DHC6, durante la salita iniziale un uccello sfonda il parabrezza ferendo il primo ufficiale; il comandante decide di dirottare su un altro aeroporto più idoneo; danni lievi sia per il pilota che per l’aeromobile;
    http://english.samaylive.com/world-news/676506180/pilot-injured-after-bird-hit-forces-emergency-landing-in-nepal.html
     

  • 14 – Ozark
    Priv. Cessna 560, in atterraggio investe un cervo sulla pista;
  • 19 – Nizhny Novgorod
    Smartlynx A320, durante il decollo un volatile viene risucchiato da un motore; rientro immediato;
  • 20 – Auckland
    Air New Zealand A320, attraversando in finale 1200 ft. un uccello viene risucchiato dal motore destro che viene immediatamente messo al minimo della spinta dall’equipaggio; dopo l’atterraggio l’aereo viene fermato per accertamenti;
  • 24 – West Palm Beach
    Jetblue ERJ190, dopo il decollo ad una distanza di circa 1600 mt. dalla testata pista subisce un bird strike; rientro immediato per controlli;
  • 25 – Peshawar
    Etihad A320, in salita dopo il decollo un volatile viene risucchiato dal motore destro e causa deformazioni ad alcune fan blades; rientro dopo 30 min. e volo cancellato;
  • 28 – New York
    Delta Md80, un’ispezione di rampa rileva un’ingestione di un volatile in un motore avvenuta in località indeterminata;

 
Eventi rilevanti di Maggio 2012
  • 01 – Three Rivers (Mi)
    Priv. C 172, investe un cervo durante il decollo ed effettua un atterraggio di emergenza a Kalamazoo;
    http://www.woodtv.com/dpp/news/local/kalamazoo_and_battle_creek/small-plane-three-rivers-kzoo-landing-050112
  • 3 – Houston
    United B757, impatta un volatile in atterraggio; danni al radome;
  • 5 – Wuhan
    Sichuan Airlines A319, bird strike durante l’avvicinamento; il volatile ha sfondato uno slat dell’ala sinistra danneggiando una centina alare;
  • 6 – Madrid
    Easyjet A319, durante l’atterraggio un volatile impatta il muso dell’aereo;
  • 10 – Istanbul
    Onur Air A321, interrompe il decollo ad alta velocità a seguito dell’ingestione di un volatile nel motore destro;
  • 11 – Madrid
    Avianca A330, impatto con volatili in avvicinamento; volo successivo cancellato;
  • 11 – tra Oakland e Los Angeles
    Fed Ex A300, al termine del volo un’ispezione rileva su un’ala danni da impatto con un volatile;
  • 11 – Orlando
    US Airways B757, in finale a 700 ft. un uccello impatta il muso ed il carrello anteriore dell’aereo causando un’ammaccatura al radome;
  • 12 – Dublino
    Aer Lingus A320, al decollo investe almeno due uccelli ad un’altezza di circa 10 mt. uno dei quali viene risucchiato in un motore; rientro immediato;
  • 13 – Madrid
    Iberia A340, in salita dopo il decollo impatta con un grosso volatile, presumibilmente un avvoltoio, e riporta rilevanti danni al radome; atterra di nuovo dopo circa 70 minuti;


    birdstrike Foto di Paco Rodriguez tratta dal sito avherald.com
  •  
  • 13 – Cairo, Saudia B747
    durante la salita iniziale un uccello di grandi dimensioni impatta il parabrezza; rientro immediato;
  • 13 – Chicago
    Lufthansa A340, un’ispezione dopo l’atterraggio rivela l’ingestione di un volatile che ha causato il danneggiamento di 4 fan blades;
  • 15 – Ribeirao Preto
    TAM A319, subito dopo il decollo il motore sinistro risucchia un avvoltoio; motore spento e rientro immediato;
  • 15 – Tromso
    SAS B737, il motore destro risucchia un volatile al decollo; rientro immediato;
  • 18 – Trabzon
    Anadolujet B737, in avvicinamento impatta con un volatile che colpisce il carrello causando la rottura di alcuni condotti idraulici;
  • 20 – Cairo
    Saudi Arabian Airlines A320, in avvicinamento impatta con un volatile che causa danni al bordo d’attacco dell’ala sinistra;
  • 21 – Kingston (NY)
    Priv. Pa28, durante la crociera a 3000 ft. impatta con uno stormo di uccelli che causano la rottura del serbatoio di carburante e danneggiano l’ala sinistra;
  • 22 – Santa Cruz (Bolivia)
    American Airlines B757, a 1000 ft. in salita dopo il decollo il motore sinistro risucchia un volatile che causa vibrazioni; motore al minimo e atterraggio immediato;
  • 23 - Phoenix
    USAirways A319, impatto multiplo al decollo; rientro immediato; danni al motore sinistro;
  • 25 – Dublino
    Orbest Orizonia A320, al momento della rotazione un uccello (presumibilmente un corvide) viene risucchiato da un motore ; atterraggio immediato con un motore al minimo;
  • 26 – Mosca
    Aeroflot A320, in avvicinamento impatta con un volatile che provoca un’ammaccatura al bordo di attacco di un’ala;
  • 30 – Cagliari
    Ryanair B737, in decollo un motore risucchia un volatile; rientro immediato;

     

 
L’aeroporto di Mosca Sheremetyevo si appella contro una sentenza per bird strike
L’aeroporto di Mosca Sheremetyevo si è appellato contro una sentenza che ha riconosciuto all’Aeroflot un risarcimento di $ 9.100 per non aver garantito l’allontanamento di volatili dalla pista.
 
L’incidente avvenne nell’Agosto 2009 allorché un A320 dell’Aeroflot impattò in decollo con uno stormo di uccelli. L’aereo fu costretto ad un atterraggio di emergenza per l’ingestione di volatili in un motore. L’aeroporto si difende argomentando di aver in uso 12 apparati bio-acustici ed uno mobile lungo la pista, nonché 80 dispositivi meccanici non meglio precisati.

 
Radar antivolatili
La NTSB ha recentemente raccomandato alla FAA di studiare la fattibilità di un sistema che consenta ai controllori del traffico aereo, sia di aerovia che di terminale, di poter disporre in tempo reale dei dati sui fulmini e di incorporare tali sistemi negli apparati radar attuali e di nuova generazione. I fulmini sono infatti sempre associati ai temporali, ed i temporali sono sempre collegati con condizioni avverse per la navigazione aerea e vanno quindi evitati ogni volta che sia possibile. Anche gli stormi di uccelli dovrebbero essere sempre evitati, ma quasi sempre mancano gli strumenti di rilevamento e le procedure di comunicazione in tempo reale.

Questa raccomandazione ci porta perciò a due ordini di considerazioni: da un lato riteniamo ormai necessario che altrettanta attenzione si dedichi ai radar per il rilevamento dei volatili sui sentieri di decollo ed avvicinamento; dall’altro è inevitabile che questi ultimi apparati vengano collocati nei centri di controllo ATC, nonostante le presumibili resistenze dei diretti interessati.

 
Le foto del bird strike Fed Ex del 1.3.2012
Negli eventi di Marzo 2012 avevamo dato conto di un bird strike occorso ad un MD11 cargo della Fed Ex, che in salita ed a una quota di circa 9000 ft. aveva impattato con una ventina di uccelli. Siamo ora in grado di pubblicare alcune foto dell’aeromobile dopo l’impatto.
 
     
 
    

 
Nuovo sistema di allerta volatili installato a Francoforte
L’aeroporto di Francoforte ha installato un nuovissimo sistema di rilevamento volatili per evitare i bird strike agli aerei in avvicinamento sulla nuova pista 07L. Il sistema osserva e tiene sotto controllo un’area limitata dove gli aerei attraversano il fiume Meno ad un’altezza di circa 400 ft. GND. Il fiume è risalito in volo da una quantità di uccelli acquatici che rendono gli impatti con aerei altamente probabili . Il sistema è denominato “Mivotherm” ed è stato sviluppato dalla Zeiss/Germany.
 
Si basa sulla tecnica dell’infrarosso in quanto in questo caso non è necessaria un’osservazione a lunga distanza e rende anche possibile raccogliere informazioni sulle specie di uccelli e sul numero di esemplari che sorvolano il fiume. http://www.youtube.com/watch?v=ramFCUxOAz8 Naturalmente l’efficacia del sistema molto dipenderà dall’uso che verrà fatto di queste informazioni e soprattutto da chi e come le fornirà ai piloti. Se infatti sembra ovvio che i collettori dei dati siano gli enti ATC, non è chiaro se questi autonomamente provvederanno ad intervenire direttamente sulla condotta del volo o si limiteranno a passare le informazioni ai piloti per le loro autonome decisioni.

 
Eventi rilevanti di Aprile 2012
L’evento del giorno 8 a Port of Spain (Trinidad and Tobago) ci ricorda quanto sia importante anche l’approccio giuridico al problema dei bird strike, ovvero quanto davvero conti un efficace sistema di norme che disciplinino l’uso del territorio intorno agli aeroporti. Ma soprattutto è importante la possibilità per lo Stato di intervenire coattivamente in caso le regole, laddove ci sono, non vengano rispettate. L’Italia ha fortunatamente da tempo fatto questa scelta.
  • 1 – San Francisco
    United Airlines B767, al decollo subisce un impatto multiplo; dopo una holding di 5 minuti rientra; riportati danni;
  • 6 – Port of Spain
    United B737, nella salita dopo il decollo un volatile colpisce il motore destro; rientro immediato dopo una breve holding;
  • 8 – Port of Spain
    Caribbean B737, nella salita dopo il decollo il motore sinistro subisce un bird strike; rientro immediato; le autorità locali attribuiscono gli impatti a coltivazioni attrattive per gli uccelli, seminate vicino alla pista nonostante un divieto, e ad una discarica nei pressi;

    http://www.trinidadexpress.com/news/Planes_return_to_airport_after_colliding_with_birds-146617375.html
  • 9 – Changsha
    Shangai Airlines B737, bird strike durante l’avvicinamento a circa 6900 ft.; riportati danni; volo seguente cancellato;
  • 15 – Orlando
    Allegiant MD83 durante la salita iniziale impatta con un volatile e rientra precauzionalmente;
  • 15 – Foz de Iguassu
    Webjet B737, durante la salita iniziale un uccello viene ingerito da un motore; rientro dopo una holding per consumare carburante;
  • 18 – Oakland
    Southwest B737, interrompe il decollo ad alta velocità a seguito dell’ingestione di un volatile in un motore avvenuta dopo una corsa di circa 1300 mt.;
  • 19 – New York
    Delta Airlines B757, immediatamente dopo il decollo un piccolo stormo di volatili impatta con il motore destro ed uno o più uccelli vengono ingeriti; rientro immediato ad un solo motore;
  • 20 – pressi Salt Lake City
    Delta A 319, durante l’avvicinamento un volatile impatta con il radome dell’aereo; danni non comunicati;
  • 24 – Westchester
    Jetblue ERJ 190, durante la salita iniziale impatta con due grosse oche che danneggiano entrambi i parabrezza; rientro immediato in emergenza sulla pista ancora contaminata dai resti dei volatili;
  • 25 – San Pietroburgo
    Aeroflot A320, durante la salita, a circa 3000 ft., un volatile colpisce un motore; in assenza di parametri anomali l’equipaggio decide di proseguire a destinazione; dopo l’atterraggio l’aereo viene fermato;
  • 27 – pressi Chongqing
    Sichuan Airlines A319, in salita attraversando 6900 ft. un uccello urta il parabrezza destro causando una crepa; rientro immediato dopo aver consumato carburante per rientrare nei pesi;
  • 28 – Juba
    Ethiopian Airlines B737, durante la fase di salita un motore risucchia un volatile; rientro immediato ad un solo motore;
  • 30 – Kozhikode
    Air India A321, durante la fase di salita il motore destro risucchia un volatile; rientro immediato; riportate diverse ammaccature sulle fan blades del motore destro;
  • 30 – Tromso
    SAS B737, durante la salita iniziale attraversa uno stormo di uccelli che causano diversi impatti; rientro immediato;

 
Eventi rilevanti di Marzo 2012
Almeno quattro sono gli eventi che in questo mese meritano un commento. Due casi piuttosto eclatanti occorsi il 7 ed il 16 riguardano impatti con mammiferi di grossa taglia; torniamo quindi sull’argomento recinzioni sottolineando come la prima forma di prevenzione è proprio quella di impedire agli animali che non volano di accedere negli aeroporti. Ciò che può essere tollerato nei piccoli aeroporti di aviazione generale (piste non protette) non è accettabile negli aeroporti aperti al traffico passeggeri e frequentati da grandi jet.
 
L’evento del giorno 9 ad Orlando ci ricorda che un’ingestione di volatili non sempre determina immediati parametri anormali del motore: spesso gli effetti si vedono ore e perfino giorni dopo. In questi casi è sempre opportuno atterrare appena possibile ed ispezionare il propulsore. Infine nel caso del giorno 31 ancora una volta una segnalazione dei piloti non determina misure preventive appropriate, l’allontanamento degli uccelli dalla pista e comunque un divieto di decollo da parte del controllore.
 
  • 1 – Memphis
    Fedex MD11, dopo il decollo attraversando 9000 ft. l’equipaggio riporta un grave impatto con circa 20 volatili che causa il rientro immediato; riportati danni allo stabilizzatore orizzontale;
  • 3 – Portland
    Hawaiian Airlines B767, durante la corsa di atterraggio un motore risucchia un volatile; danni alle fan blades;
  • 3 – Olive Branch (USA)
    priv. Beech 76, un volatile danneggia il parabrezza sinistro e costringe all’atterraggio;
  • 5 – Houston
    United B767, dopo il decollo impatta con un volatile e rientra all’aeroporto di partenza; volo cancellato;
  • 7 – Santo Domingo (Venezuela)
    ASERCA MD82, durante l’atterraggio investe due mucche sulla pista; http://www.panorama.com.ve/portal/app/vista/detalle_noticia.php?id=9297
  • 9 – Orlando
    Southwest B737, in salita dopo il decollo il motore destro risucchia un volatile; rientro immediato con parametri normali ma danni al motore rilevati successivamente;
  • 9 – Idaho Falls
    Western Air Express C402, in decollo colpisce un volatile, rientro immediato con danni al parabrezza;
  • 12 – New Smyrna Beach (FL)
    Priv. DA 42, in avvicinamento impatta con un volatile;
  • 13 – Minneapolis
    Delta B757, dopo il decollo impatta con due oche che causano lievi danni al parabrezza; rientro in emergenza dichiarata;
  • 15 – Holly Hill (FL)
    Priv. Pa34, durante l’atterraggio urta un grosso volatile;
  • 16 – Portland
    Hawaiian Airlines B767, al momento dell’atterraggio investe un uccello sulla pista riportando danni;
  • 16 – Hattiesburg (MS)
    Rico Aviation Cessna 525, investe un cervo durante l’atterraggio;
  • 18 – Beauvais
    Ryanair B737, in avvicinamento attraversa uno stormo di uccelli e subisce diversi impatti; volo successivo cancellato;
  • 21 – Huntington
    Allegiant Airlines MD83, immediatamente dopo l’atterraggio impatta con almeno tre grossi volatili, presumibilmente Avvoltoi Collorosso (Cathartes aura);
  • 22 – Baltimora
    Southwest B 737, il motore sinistro risucchia un volatile dopo il decollo e produce vibrazioni che inducono l’equipaggio a rientrare immediatamente;
  • 23 – Valencia
    ASERCA DC930, dopo il decollo il motore sinistro risucchia un volatile; rientro immediato ad un solo motore;
  • 24 – Denver
    United Airlines B757, in atterraggio un volatile viene risucchiato da un motore; danni alle fan blades;
  • 24 – Palm Springs
    Westjet B737, durante la retrazione del carrello si avverte un forte rumore proveniente dalla parte inferiore; una successiva ispezione dopo l’atterraggio accerta che era dipeso da un impatto con un volatile;
  • 27 – Johannesburg
    Cathay Pacific A340, durante la salita iniziale in volatile viene ingerito dal motore esterno sinistro; rientro immediato; danni alle fan blades ed alla cappottatura del motore;
  • 29 – Lynchburg
    Piedmont DH8C, durante l’avvicinamento un grosso volatile impatta con l’aereo; lievi danni;
  • 29 – Minneapolis
    USAirways A321, durante la salita poco al disotto di 4000 ft. e ad una velocità di 220 nodi un uccello impatta sul radome; rientro immediato dopo aver consumato carburante; accertati danni rilevanti;
  • 30 – Istanbul
    Turkish Airlines B737, dopo il decollo un volatile impatta con un motore; rientro dopo 50 min;
  • 31 – Goiania
    TAM A319, interrompe il decollo ad alta velocità a seguito dell’ingestione di un grosso volatile in un motore; danni alle fan blades; l’equipaggio di un volo precedente aveva notato avvoltoi, molto probabilmente Urubù (Coragyps atratus) stazionare sulla pista; http://pilotoligado.com.br/2012/03/bird-strike-em-goiania.html

 
Denver 26.9.2011 - Pubblicato il rapporto d’inchiesta dell’incidente
La NTSB ha pubblicato il rapporto d’inchiesta relativo all’incidente occorso ad un B757 della United Airlines che al momento dell’atterraggio ha impattato due falchi codarossa (Buteo jamaicensis) sulla pista dell’aeroporto di Denver. Il rapporto può essere scaricato da http://www.ntsb.gov/aviationquery/brief2.aspx?ev_id=20110927X91721&ntsbno=ENG11IA051&akey=1

 
Presunto incidente durante un go-around
Secondo il giornale indiano online Times of India, il giorno 12 Marzo 2012 l’equipaggio di un A319 della Air India in atterraggio a Mumbai avrebbe deciso di riattaccare sospettando di aver subito un bird strike. Dopo aver messo i flap in posizione up, non avrebbe ottenuto la spinta desiderata e la coda del velivolo avrebbe strisciato pesantemente sulla pista provocando gravi danni ma fortunatamente nessun ferito. Prima di commentare questo evento è opportuno aspettare conferme o smentite in quanto, secondo altre fonti, l’evento non sarebbe stranamente stato ripreso da alcun altro organo di informazione indiano o internazionale.

 
Un bird strike a Torino causa la cancellazione di un volo
Solo le proteste online di un passeggero per problemi legati ad un transito hanno permesso di conoscere l’evento del 30 Gennaio 2012 occorso a Torino.

Un CRJ900 della spagnola Air Nostrum, per conto di Iberia, dopo il decollo ha impattato con un volatile a circa 1800 ft. ed è opportunamente rientrato per valutare i danni subiti.

Il volo è stato cancellato e l’aereo è ripartito il giorno dopo.

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=91&ID_articolo=2329&ID_sezione=164

 
Eventi rilevanti di Febbraio 2012
Diversi impatti con stormi di uccelli sono stati rilevati in questo mese; positivo il fatto che in tutti i casi i piloti abbiano deciso di rientrare immediatamente per constatare i danni. In un caso (25) l’attraversamento è avvenuto a circa 200 ft. il che significa che molto probabilmente i volatili, in questo caso storni, si trovavano in prossimità della pista senza essere stati visti. Aumentano le segnalazioni di impatto con mammiferi sulle piste, in particolare cervi, ed addirittura maiali. La gestione di una recinzione efficiente dovrebbe essere meno problematica di quella dell’intero habitat aeroportuale, ma tuttavia eventi del genere continuano ad accadere.
 
  • 1 - Atlanta
    Airtran B717, un volatile colpisce il radome in atterraggio e lo danneggia;
  • 1 - Bartow
    Priv. Mooney 20, in atterraggio investe un maiale;
  • 2 – Chicago
    United Airlines A320, durante la salita iniziale il motore destro risucchia un volatile; l’equipaggio dichiara emergenza e rientra immediatamente;
  • 2 – San Paolo
    Aerolineas Argentinas B737, in decollo un motore risucchia un volatile; rientro immediato ad un solo motore;
  • 2 – Alcoa
    Priv. Falcon 50, durante la salita iniziale impatta un volatile e rientra senza danni;
  • 3 – Abu Dhabi
    Midwest Airlines Egypt B737, un’ ispezione post volo accerta che il motore sinistro aveva ingerito un volatile ed aveva subito danni; aeromobile fermato a terra per riparazioni;
  • 3 - Tolosa
    Air France A320, durante la salita iniziale attraversa uno stormo di uccelli e riporta diverse decine di impatti praticamente in tutte le parti; rientro immediato

    Foto tratta da avherald.com. Si notino le tracce di sangue sul muso.
 
 
 
 
 
 
  • 13 – Mount Pleasant
    Priv. Pa31, durante il decollo investe un cervo sulla pista;
  • 14 – Eufaula
    AL (USA), Priv. C172, investe un cervo durante la corsa di atterraggio;
  • 17 – Madrid
    Air France A319, in avvicinamento impatta con un volatile e subisce danni; volo seguente cancellato;
  • 25 – Toronto
    Air Canada A319, in decollo ad un’altezza di 200 ft. attraversa uno stormo di storni; il motore sinistro risucchia un numero imprecisato di uccelli ed inizia a produrre forti vibrazioni mentre il flap esterno sinistro subisce diversi impatti; rientro dopo 65’; 25 storni trovati morti sulla pista; sostituite cinque fan blades del motore sx;
  • 26 – St.Louis
    Frontier Airlines A320, dopo il decollo a circa 5000 ft. attraversa uno stormo di oche; pur in assenza di parametri anormali l’equipaggio decide di rientrare per un controllo dell’aeromobile;
    http://www.stltoday.com/news/local/metro/denver-bound-flight-returns-to-st-louis-after-bird-strike/article_b66804d6-609a-11e1-8733-001a4bcf6878.html
  • 27 – Madrid
    Iberia A321, dopo il decollo attraversa uno stormo di uccelli almeno uno dei quali viene risucchiato nel motore sinistro che deve essere spento; altri impatti sulla fusoliera; rientro immediato;
  • 27 – Tampa
    Southwest B737, in avvicinamento colpisce un volatile che causa danni rilevanti al bordo d’attacco;
 

 
Pubblicato il rapporto di inchiesta per l’evento del 8.10.2010 a Los Angeles
8 Novembre
Los Angeles, Horizon Air DH Dash 8, in avvicinamento a circa 6600 ft. un uccello impatta con l’ala destra; danni ingenti;

Con questa segnalazione avevamo dato conto dell’evento occorso il 8.10.2010 a Los Angeles.

La NTSB ha ora diffuso il suo factual report sull’evento:
 
L’esemplare impattato è risultato essere una Strolaga maggiore (Gavia immer) dal peso medio di circa cinque chilogrammi.

 
OSSERVAZIONI SUL BRI2
La recente circolare dell’ENAC APT 01B ha finalmente introdotto un nuovo criterio di misurazione del rischio di wildlife strike all’interno di ciascun aeroporto, denominato BRI2 ovvero Birdstrike Risk Index versione 2.0. Ricordiamo che in precedenza l’indice era calcolato in base al numero degli impatti annui per 10.000 movimenti di aeromobili.

Una descrizione semplificata delle procedure di calcolo del BRI2 si trova qui.

Appare abbastanza evidente come il BRI2 sia un indice decisamente raffinato e non comparabile con la semplicità del solo valore numerico. Quest’ultimo aveva lo svantaggio di non consentire una valutazione piena della gravità della situazione aeroportuale in base al noto paradosso secondo il quale un aeroporto con 100 impatti con passeri singoli era più “pericoloso” di uno con 10 impatti multipli con gabbiani in stormo.

Ricordiamo tuttavia che il valore numerico era in uso pressoché dappertutto fino agli anni ’90 e che in Italia in precedenza mancava qualunque indicazione di questo tipo. Si può dunque ben dire che aveva fatto il suo tempo ma in qualche modo ha dato un primo forte contribuito nel rivelare lo stato delle cose.

Tuttavia mentre il resto del mondo si è poi orientato verso un indice basato su matrici di rischio per singola specie, arrivando al risultato di un giudizio “rischio accettabile/rischio non accettabile”, l’Italia ha scelto un’altra strada.

Il sistema tradizionale della matrice di rischio prende in considerazione per ciascuna specie la categoria della probabilità degli impatti, basata sul numero degli impatti negli ultimi x anni, e la categoria della severità, in funzione delle percentuali di impatti riferiti a quella specie che hanno storicamente causato danni ad aeromobili, tratti dal database nazionale (una spiegazione più dettagliata delle matrici di rischio si trova in questo sito nell’Archivio 2009). E’ quindi decisamente orientato ad evidenziare i rischi (ed i metodi di prevenzione) per ogni specie.

Il BRI2 invece non ricorre ad un database nazionale, peraltro inesistente, ma prende in esame solo i dati aeroportuali. Il risultato è un valore numerico (da 0 a 2, con la soglia di attenzione a 0,5) di dimensione del rischio aeroportuale in genere; per risalire alle specie più problematiche (e quindi per individuare una prevenzione mirata, che è poi il risultato da ottenere) occorre fermarsi ad uno dei passaggi intermedi del calcolo. Inoltre i valori del BRI2 sono comparabili solo fra aeroporti che utilizzano lo stesso metodo di calcolo, e quindi al momento non utilizzabili per valutare lo stato dei nostri aeroporti rispetto ad altri paesi.

La criticità dell’indice, a nostro sommesso giudizio, non sta nella procedura di calcolo ma nel metodo di raccolta dei dati necessari per il calcolo stesso e conseguentemente nella loro qualità. Il BRI2 presuppone infatti un monitoraggio costante di alta qualità condotto da personale specializzato, in grado ad esempio di valutare il numero di individui di uno stormo, ed in grado di padroneggiare strumenti matematici non elementari. Necessita inoltre di una certa disponibilità di dati storici, ovvero presuppone il fatto che un sistema di monitoraggio così completo ed esaustivo sia già in essere da tempo. E’ pur vero che tali requisiti dovrebbero già essere in teoria posseduti dagli aeroporti, ai sensi della prima, ma soprattutto della seconda versione della circolare APT 01 del 2007; tuttavia se scorriamo l’elenco degli aeroporti italiani nel rapporto 2010 del BSCI, notiamo che ci sono ancora aeroporti che effettuano appena una ispezione giornaliera e nei quali i sistemi di prevenzione ed allontanamento sono ancora ad un livello primitivo, il che ci fa dubitare anche della qualità del monitoraggio.

Nutriamo perciò qualche dubbio sul fatto che questo indice possa portare a valutazioni di rischio corrette nel breve periodo, pur auspicando – naturalmente - che ciò accada nel più breve tempo possibile e di essere così smentiti.

Inoltre mentre il vecchio sistema era difficilmente aggirabile perché i dati grezzi degli impatti ed il numero di movimenti possono pervenire da diverse fonti, anche ufficiali, questo è in gran parte sviluppato all’interno del singolo aeroporto e consente di raggiungere il comodo risultato di stare al di sotto del tranquillo valore 0,5 …..partendo a ritroso proprio da un risultato soddisfacente ed “aggiustando” man mano i diversi valori secondo convenienza. E’ pur vero che a pensar male si commette peccato, ma…..

Abbandonando comunque i “pessimismi cosmici”, aspettiamo con fiducia i dati del prossimo anno (molto opportunamente la circolare è uscita a fine 2011 per togliere qualche facile alibi). Proprio per eliminare qualsivoglia dubbio sarebbe infine opportuno che l’ENAC incrementasse i controlli a tappeto sulla metodologia della raccolta dei dati dei singoli aeroporti.

 
Audit anche per i vettori?
Siamo da tempo tutti abituati a vedere gli aeroporti sottoposti ad audit per accertare la loro conformità alle norme e procedure di sicurezza per quanto riguarda il problema dei wildlife strike. Lo fanno spesso i Bird Strike Committee nazionali, lo fanno le Autorità aeronautiche, lo fanno talvolta le compagnie assicuratrici, lo fanno i giudici in caso di incidente. Da ultimo hanno preso a farlo anche i vettori che frequentano o intendono frequentare un certo aeroporto. In Australia alcuni aeroporti hanno deciso a loro volta di sottoporre ad audit le compagnie aeree, in genere molto veloci a richiedere misure e procedure di prevenzione, ma molto meno nell’adottarle. Proponiamo quindi agli aeroporti, ma anche alle Autorità aeronautiche, il seguente questionario di 15 domande da sottoporre ai vettori per valutare la loro consapevolezza del problema.


AUDIT PER I VETTORI SULLA GESTIONE DELLA FAUNA SELVATICA
 
  1. Qual è il programma di addestramento previsto per gli equipaggi della Sua compagnia finalizzato a riconoscere, valutare ed evitare i rischi posti dalla fauna selvatica?
     
  2. Quali sono le procedure utilizzate dagli equipaggi per valutare i rischi specifici locali posti dalla fauna selvatica negli aeroporti dove essi non hanno mai operato?
     
  3. Quali sono i parametri generali ed i protocolli di controllo al simulatore per misurare la conoscenza, la competenza e la capacità di decisione degli equipaggi riguardo la fauna selvatica?
     
  4. Qual è la policy della sua compagnia nei confronti degli equipaggi per valutare i rischi da fauna selvatica immediatamente prima degli avvicinamenti, atterraggi e decolli?
     
  5. Come vengono valutati prima di ogni volo i potenziali rischi da fauna selvatica enroute?
     
  6. In quali circostanze i piloti della sua compagnia vengono istruiti a richiedere un’azione di allontanamento della fauna selvatica prima di iniziare un avvicinamento od un decollo?
     
  7. In quali circostanze i piloti della sua compagnia richiedono l’assistenza di un osservatore a terra relativamente ad un rischio da fauna selvatica in corso?
     
  8. Qual è il modello usato dalla sua compagnia per fornire previsioni sul rischio volatili da utilizzarsi nella pianificazione del volo?
     
  9. Qual è la policy della sua compagnia ed i protocolli per l’investigazione, l’analisi ed il reporting dei bird strike?
     
  10. Qual è stata nello scorso anno la frequenza di mancati avvicinamenti, partenze ritardate, modifiche di rotta, cambi di velocità ed altitudini in riferimento ad avvisi da parte di ATC, AIREP o altri enti a terra in merito ad un rischio da fauna selvatica? 
     
  11.  Qual è stata lo scorso anno la frequenza di RTB (Return to Base), ritardi, cancellazioni dovute a bird strike?
     
  12. Qual è stato il costo totale che la compagnia ha dovuto sopportare lo scorso anno per bird strike?
     
  13. Quanto spesso il Dipartimento sicurezza della compagnia esamina i rischi da fauna selvatica per la flotta e quali sono le raccomandazioni che ne scaturiscono? 
     
  14. Quali azioni sta intraprendendo la sua compagnia per accelerare l’introduzione di radar specificamente dedicati all’individuazione a distanza di volatili?
     
  15. Qual è il contributo finanziario annuale che la sua compagnia investe in ricerca e sviluppo per la mitigazione del rischio da fauna selvatica? 

 
Eventi rilevanti di Gennaio 2012
La presenza di oche canadesi nei pressi degli aeroporti comincia ad essere preoccupante anche in Europa, come l’evento del 10 ad Amsterdam sta a dimostrare. Il giorno successivo sullo stesso aeroporto si è verificato un altro più grave caso di impatto multiplo, ma non vi sono evidenze che si sia trattato di oche canadesi.

L’episodio del 21 ad Atene ci induce ad alcune considerazioni: dalla descrizione dei fatti, con informazioni di prima mano, apprendiamo che in quell’aeroporto esiste una procedura concordata fra la squadra di controllo della fauna selvatica dell’aeroporto e il Dipartimento Sicurezza della compagnia Olympic Air in caso di bird strike al decollo. Nei casi dubbi, dopo una veloce consultazione, viene comunicata al comandante la decisione di rientrare con immediatezza. L’aereo viene comunque fermato per accertamenti approfonditi. Non possiamo che concordare con tale prassi virtuosa e ci auguriamo trovi presto degli imitatori.
 
  • 3 – Yakima
    Horizon Air DH Dash 8, impatto multiplo durante l’avvicinamento; danni all’ogiva di un’elica;
  • 8 – Ft.Lauderdale
    Priv. Beech 1900, in atterraggio un’elica colpisce degli uccelli;
  • 10 – Amsterdam
    Arkefly B767, in finale impatta con alcune oche canadesi che causano problemi al sistema di condizionamento dell’aria di destra;
  • 11 – Amsterdam
    Malaysia B747, subisce una serie di impatti multipli a 700 ft. dopo il decollo che provocano l’avaria dell’anemometro del pannello di sinistra (lato Comandante); rientro immediato dopo aver scaricato carburante; l’ispezione post volo rileva che un uccello era penetrato nel lato sinistro del radome asportando il sensore di destra dell’angolo di attacco; ritardo di 24 ore nella partenza;


    (Foto tratta da avherald.com)
  • 12 – Louisville
    Chautauqua E 145, in avvicinamento il motore sinistro viene colpito da un volatile;
  • 13 – Amsterdam
    Pegasus B737, in decollo investe un volatile; rientro immediato;
  • 21 – Sacramento
    United Airlines B737, in salita dopo il decollo un volatile colpisce un motore e lo danneggia; rientro immediato, volo cancellato e riparazioni al motore;
  • 21 - Atene
    Olympic Air Dash 8, durante la salita iniziale investe un piccolo uccello (strillozzo, miliaria calandra); rientro immediato come da procedura concordata; aeromobile ispezionato ma nessun danno riportato;
  • 22 – Chittagong
    Biman Bangladesh Fokker 28, interrompe il decollo per l’impatto con un grosso volatile che danneggia il motore sinistro; danni lievi;
  • 22 – Indore
    Indigo A320, interrompe il decollo ad alta velocità dopo aver visto un grosso uccello provenire dal lato destro; l’impatto avviene comunque e causa danni alle fan blades; la brusca frenata determina anche lo scoppio di un pneumatico;
  • 30 – Vancouver
    Westjet B737, al decollo impatta con alcuni gabbiani senza che l’equipaggio se ne accorga; più tardi odore di bruciato e vibrazioni al motore sinistro inducono al rientro immediato con un solo motore; ritrovati resti di gabbiano in aeroporto; danni al motore;

 
ENAC pubblica la Circolare APT 01 B
In data 23 Dicembre 2011 l’ENAC ha emanato e pubblicato sul suo sito internet la terza versione (B) della circolare APT 01 (scaricabile dalla pagina “Normative”). Si tratta di un documento estremamente importante perché contiene significativi aggiornamenti alla disciplina corrente, più volte auspicati anche in queste pagine. Con l’occasione segnaliamo anche che contestualmente è stato aggiornato anche il Cap. 5 del Regolamento ENAC per la Costruzione e l’Esercizio degli aeroporti.

Esamineremo pertanto le novità più rilevanti.

La circolare ribadisce che la segnalazione al gestore aeroportuale di tutti gli eventi di wildlife strike costituisce un obbligo che incombe su tutte le organizzazioni e gli operatori aeroportuali: trattasi pertanto di un precetto e non già di una raccomandazione o suggerimento. Per il settore ATS, tuttavia, la segnalazione sarà diretta dal controllore alle proprie articolazioni interne per le successive comunicazioni. Viene inoltre sottolineata l’importanza della segnalazione della presenza di fauna selvatica all’interno dell’area di movimento da parte di tutti coloro che agiscono in ambito aeroportuale, in particolar modo di chi ha la possibilità di controllare direttamente il sedime, argomentazione che – a nostro parere - sembra diretta proprio verso il settore ATC, così fugando possibili dubbi interpretativi circa il loro ruolo.

Altra importante novità riguarda la ricerca naturalistica che ora il gestore è tenuto comunque a presentare a prescindere dal verificarsi di eventi di particolare gravità (impatti multipli o con danni ecc…). La precedente versione peraltro discendeva direttamente dalla normativa americana FAR 139, ma aveva fatto ampiamente il suo tempo. Il gestore è ora tenuto, se vuole mantenere la sua certificazione in corso di validità, a presentare anche una relazione annuale riepilogativa dei wildlife strike, ma soprattutto – e questo è un aspetto fortemente innovativo derivante dalla riforma del Codice della Navigazione - a segnalare all’ENAC ed agli altri enti competenti le fonti attrattive di fauna selvatica identificate all’esterno del sedime aeroportuale al fine di consentire iniziative mirate di mitigazione del rischio.

La maggiore novità è data però dalla sostituzione del vecchio metodo di valutazione del rischio, fondato sul criterio esclusivamente numerico (impatti/10k movimenti) , con un nuovo indice denominato BRI2, ovvero Birstrike Risk Index vers. 2.0, sviluppato in collaborazione con l’Università Cà Foscari di Venezia, e del quale avevamo già dato notizia in questo sito nel Febbraio 2010. Detto indice tiene conto sia della frequenza che della gravità degli impatti: la prima è correlata al traffico sull’aeroporto, al numero di uccelli (o altra fauna) presenti ed al loro comportamento; la seconda al numero di impatti registrato, alle specie coinvolte (soprattutto in termini di massa corporea) e alla gravità degli eventi. Parleremo in futuro più diffusamente di questo indice BRI2.

Una significativa novità riguarda l’obbligo di non adibire il personale della BCU (Bird Control Unit) ad incarichi diversi da quelli del monitoraggio ed allontanamento volatili su tutti gli aeroporti con più di 50.000 movimenti annui.

Per quanto concerne il monitoraggio sulle aree esterne al sedime e l’identificazione delle fonti attrattive, l’ENAC suggerisce l’adozione di alcuni strumenti procedurali quali la creazione di tavoli tecnici con gli enti locali ogni qualvolta si pianifichino nuove opere o attività, l’analisi delle carte tematiche dell’uso dei suoli circostanti, l’instaurazione di rapporti diretti con gli altri attori che hanno competenze ed interessi sulle aree circostanti l’aeroporto. Ricordiamo a questo proposito che non si tratta tanto di esercitare una moral suasion nei confronti dei vicini, come avviene in altri paesi, ma di gestire una vera e propria potestà pubblica, per il tramite dell’ENAC, che può arrivare fino all’eliminazione dell’opera o della attività incompatibile con la sicurezza del volo. Allo stesso modo le nuove installazioni devono essere preventivamente autorizzate dall’ENAC.

Tra gli allegati alla circolare troviamo poi il programma (minimo) di formazione delle unità destinate ad esercitare la funzione di BCU; un programma simile era già in uso sia nella nostra che in altre organizzazioni internazionali di consulenza, ma ora viene opportunamente rivolto a tutti gli aeroporti italiani come norma generale. In tal modo si dà anche contenuto al requisito dell’Annesso 14 (para 9.4) ICAO che prevedeva l’impiego di “personale aeroportuale competente” nella valutazione del rischio relativo alla fauna selvatica, pur non fornendo alcun elemento atto a definire in cosa consistesse tale competenza.

Tra i sistemi di allontanamento fa la sua comparsa il Long Range Acoustic Device (LRAD) ovvero un'arma sonica non letale, utilizzabile come strumento per il controllo degli stormi e per la dissuasione di piccoli gruppi di volatili e altra fauna basato sull’emissione di suoni concentrati ad elevata potenza.

Più volte si è stigmatizzato su questo sito il fatto che tutto il complesso della prevenzione contro i bird strike sia eccessivamente “schiacciato” sul gestore aeroportuale e sugli aspetti naturalistici, spesso dimenticando che il problema è essenzialmente aeronautico e che deve quindi coinvolgere maggiormente gli altri attori presenti sulla scena. Tra gli allegati alla circolare troviamo finalmente una prima risposta. Vengono infatti presentate per la prima volta le “linee guida operative per i vettori” contenenti suggerimenti per un maggior coinvolgimento delle linee aeree (e dei piloti) che vanno oltre il generico dovere della segnalazione degli impatti. Vi si trova un richiamo all’opportunità che il vettore controlli, e se del caso solleciti, il gestore nello svolgimento dei propri compiti negli aeroporti ove opera abitualmente. Ma soprattutto si pone l’accento sulla sensibilizzazione, formazione e addestramento degli equipaggi sia in fase di pianificazione che di gestione di un’emergenza derivante da wildlife strike. Inoltre si sottolinea la necessità che agli equipaggi vengano fornite “inequivocabili” indicazioni sui livelli di manutenzione da richiedere dopo un’ingestione e sulla decisione di effettuare il volo successivo. Ci auguriamo che i vettori estendano questo concetto sino a ricomprendere l’opportunità di atterraggio immediato dopo una ingestione.

Infine, altra novità, l’individuazione di una “velocità massima di compagnia” che consenta di minimizzare i danni in casi di impatto specie di grandi dimensioni la cui presenza è predominante alle alte quote. Anche in questo caso auspichiamo che presto ENAC, ENAV e vettori aprano un tavolo tecnico per discutere sull’opportunità di ridurre anche le velocità di avvicinamento alle basse quote, dove maggiore è la probabilità di impatto.

Notiamo infine che nella bibliografia sono presenti due documenti, sconosciuti ai più ma non a noi che li avevamo infatti da tempo segnalati, emessi da Airbus (2004) e Boeing (2011). In essi i costruttori forniscono indicazioni operative ai piloti su come comportarsi nelle diverse circostanze in cui un bird strike può avvenire. Sarebbe ora opportuno che tali indicazioni venissero formalmente recepite nei manuali di compagnia.
 
 
Loading
Archivio Generale